Il calcio a cinque piemontese è in lutto. Si è spento, dopo una lunga malattia, Carmelo Frosina presidente dell’Asa C5, una delle società più storiche del panorama piemontese. «Sono distrutto, perché per me era una persona speciale». Pippo Cedro è stato colui che gli aveva regalato le soddisfazioni più importanti in questi ultimi anni. Cedro, ha sposato la causa Asa per tre anni, dopo aver vinto il massimo campionato regionale con il Castellamonte. «Frosina non era un presidente, ma il presidente. Era una figura unica e splendida perché mi rincuorava sempre quando subivamo una sconfitta. Lui aveva sempre il sorriso sulle labbra, anziché preoccuparsi per le sue condizioni di salute. Il calcio a cinque era un modo per socializzare e stare insieme. Erano immancabili le cene a fine partita: io mi arrabbiavo e lui mi diceva sempre di non farlo». Con Cedro, l’Asa ha vinto un campionato di serie C2 e centrato per due anni consecutivi la salvezza in C1: «Era una piccola società – afferma l’allenatore – ma con grandi valori. Mi ricordo che in C1 ci eravamo tolte parecchie soddisfazioni con squadre più attrezzate della nostra. Lo porterò sempre nel cuore».
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