Per il Prato sarà una stagione ambiziosa in A2 (foto Facebook Prato c5)
Un sogno che può diventare realtà, anche se in parte lo è già diventato: il Direttore Sportivo Andrea Candeloro si è appena seduto dietro la scrivania del Prato: «Avere l’incarico in questa società è semplicemente il massimo. Qui c’è la storia, qui ci sono i miei ricordi da bambino quando in televisione guardavo le gesta di questa squadra. Adesso mi hanno dato questa possibilità e ogni giorno che passa è come se fosse il primo giorno». Entusiasmo e voglia di stupire, Candeloro, nonostante una carta d’identità molto verde (classe 1987), ha questa disciplina nel Dna e, dopo aver compiuto ultimamente un mezzo capolavoro con l’Active Network sfiorando la serie A2, ha deciso di tuffarsi in una realtà che aveva sempre sognato: «E’ l’occasione della mia vita e non voglio farmela scappare». Così dal primo giorno da Direttore Sportivo iniziò a compilare un foglio intonso: «La società mi ha dato carta bianca e da allora ho iniziato a creare una lista di giocatori che potessero sposare questo progetto». Le telefonate avevano sempre un epilogo positivo e in un battito di ciglia la campagna acquisti si è materializzata. Conoscenze tante, fiducia ancor di più. Andrea Candeloro non ha avuto grosse difficoltà per (ri)chiamare coloro con i quali si è instaurato un feeling non solo sportivo, ma anche umano. Ecco sbarcare Riccardo Berti Lorenzi, un giocatore che “sente” la porta come pochi, oppure Abel Gonzalez abile a svolgere con efficacia le due fasi di gioco, per passare dal mancino letale di Everton alla sua prima esperienza assoluta in Italia e chiudere con Donato Massafra, chiamato a difendere i tre legni lanieri. Questi, in parte, i frutti del suo lavoro ma adesso a parlare dovrà essere il parquet dell’EstraForum: «Sarebbe un successo solo rivedere questo impianto nuovamente gonfio di passione».
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