Stagione 2014-2015: un giovanissimo Mirco Casassa difendeva i colori orange dell'Asti (www.lastampa.it)
Casa dolce casa. Lo volevano in tanti, in un ruolo come quello del portiere che nel futsal è di fondamentale importanza. Mirco Casassa ha scelto di tornare ad Asti. Nella sua Asti, con la maglia del Città di Asti. In quella città che lo ha visto crescere, commettere anche degli errori perché essere astigiano e giocare al Pala Saquirico non è mai semplice. Ma il suo pubblico lo ha coccolato come un figlio, protetto e aiutato a fargli spiccare il volo nell’olimpo del futsal nazionale, tanto da diventare il vice del numero uno in tutti i sensi come Stefano Mammarella. Due Scudetti, quattro Coppa Italia tra Asti e Acqua&Sapone, poi anche Winter Cup e Supercoppa Italiana ad arricchire una bacheca già molto ben rappresentata. Quest’anno il passaggio al Latina che ha dovuto fare i conti con una calcolatrice il cui risultato era sempre esatta antitesi ai programmi di inizio stagione del patron La Starza. La diaspora dei giocatori non lo ha escluso, così fin dai primi giorni il suo telefono era diventato bollente. Tante proposte, anche dalla massima serie, ma alla fine il cuore lo ha portato ad Asti, in una società che dopo l’acquisto di Zanchetta punta dritto alla massima categoria.
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