Dal Mondo

Don Bosco Agnelli, sorrisi e regali per i bambini del Regina Margherita

Pubblicato

su

Dall’oratorio Don Bosco Agnelli la splendida iniziativa “Dona un dono” per regalare un sorriso ai bambini dell’ospedale Regina Margherita di Torino

Tra le belle storie di Natale, eccone una più bella delle altre raccontata dall’oratorio Don Bosco Agnelli, che anche quest’anno ha promosso l’iniziativa “Dona un dono”. Il presidente Antonio Liporace, stagione dopo stagione, ha costruito una realtà che parte dai Primi Calci per arrivare alla Serie D, passando anche per un’appendice al femminile. Una realtà che poggia solide fondamenta sulla crescita umana prima ancora che sportiva dei ragazzi, sulla condivisione dei valori principali della vita e sulle iniziative sociali volte ad aiutare chi più ne ha bisogno. «E proprio giovedì, per il settimo anno consecutivo, ci siamo recati all’ospedale Regina Margherita di Torino attraverso l’iniziativa “Dona un dono” per portare oltre 150 regali ai bambini ricoverati – le parole del presidente –. Un evento cui teniamo davvero molto, come d’altronde tutti quelli che caratterizzano le nostre annate: dalle amichevoli che almeno due volte all’anno organizziamo con gli amici degli Insuperabili fino al torneo che abbiamo allestito ospitando i ragazzi di un oratorio di San Paolo del Brasile. Il tutto al fianco dell’attività quotidiana portata avanti dai nostri “alleducatori”, ragazzi attenti a far maturare i più piccoli secondo i giusti valori e principi. Perché il nostro intento è quello di accogliere davvero tutti, grazie ad una quota stagionale molto bassa e al progetto “Insieme per un sogno” con il quale inseriamo anche chi non ha alcuna disponibilità economica». A fianco del presidente Liporace, ecco don Giammarco, che è anche vicepresidente della società. «In un mondo del calcio in cui abitualmente dagli spalti piovono gli insulti dei genitori è rappacificante vedere come invece sia possibile vederli commossi mentre il proprio figlio scende in campo per una partita con gli Insuperabili – la riflessione del parroco –. Sensazioni che regalano, allo stesso modo, le iniziative che portiamo avanti nel sociale. La scorsa settimana è passato a lasciarmi un dono per i bambini ricoverati al Regina Margherita un ragazzino che era uscito da lì soltanto pochi giorni prima: “Se fossi ancora in quella stanza, mi sarebbe piaciuto ricevere questo regalo per Natale”. Bellissimo». Come l’aria che si respira nello spogliatoio delle tante squadre che hanno preso corpo stagione dopo stagione, a partire dall’arrivo – oltre quattro anni fa  – dell’attuale direttore sportivo Francesco Zanghi. «Sono arrivato in punta di piedi e da allora per il Don Bosco Agnelli sottraggo tempo anche alla famiglia, forse perché in fondo la mia famiglia è anche questa. Ma tutti gli sforzi sono ripagati dall’affetto dei genitori, quando ti cercano per ringraziarti per il lavoro svolto. Un lavoro attraverso il quale, a prescindere dal risultato in campo, cerchiamo di formare i ragazzi e di concorrere alla loro educazione». La finalità di quella che è soltanto l’ultima iniziativa cui la società ha aderito, ovvero quella del Nucleo Gabriel Lima: un progetto, volto alla crescita tecnica e comportamentale dei più giovani, allestito dallo stesso ex capitano della Nazionale azzurra di futsal. Una delle tante novità di cui ogni giorno si contorna l’attività del Don Bosco Agnelli.

(articolo in collaborazione con Daniele Galosso – Tuttosport)

Exit mobile version