(foto facebook Orange Futsal)
Una mission impossible. Quasi, perché il futsal è una disciplina imprevedibile, in cui basta meno di un giro di orologio per ribaltare quello che fino a quel momento sembrava impensabile. Nel ritorno della finale Scudetto U19 nazionale, l’Orange Futsal è costretta a scalare una montagna contro una Roma c5 che ritroverà tra le proprie fila il “figliol prodigo” di Asti, Ibrahim Ghouati, assente per squalifica nel match d’andata dominato per 5-0. Lo scudetto è ad un passo dai capitolini, ma in casa orange, Claudio Giovannone, cuore pulsante della società piemontese tramite i profili social, suona la carica al gruppo: «C’è ancora una ritorno. Nonostante la sconfitta pesante maturata, sono comunque orgoglioso e fiero del percorso dei miei dodici ragazzi astigiani di Asti e provincia arrivati fino a giocarsi una finale nazionale. Tutto questo contro un avversario che ha tra le proprie fila giocatori brasiliani e argentini a cui vanno i miei complimenti». Non a caso lo slogan per domani sera (ore 19 con diretta televisiva su Sportitalia) al Pala Errebi Sanquirico è: “Chi non ci crede resti a casa”.
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