Serie B

Finazzi: «Bergamo deve crescere gradualmente»

Pubblicato

su

Dopo le prime pesanti sconfitte in Coppa Italia e campionato, in casa Bergamo rimane l’ottimismo per una squadra che guarda al futuro

Non è stato un inizio di stagione facile per il Bergamo La Torre. Andrea Finazzi però non fa drammi: «Vero, però dobbiamo anche guardare in faccia la realtà – prosegue il neo allenatore – rispetto alla passata stagione abbiamo abbassato pesantemente l’età anagrafica». E il calendario non permette di rifiatare in quanto sabato sbarcherà al Palazzetto dello Sport di Torre Boldone, una corazzata reduce dal pareggio tra big contro il Lecco, ovvero la L84: «Una squadra importante, ma noi non dobbiamo perdere di vista il nostro obiettivo, ovvero crescere con costanza». Scontato che il cartello “work in progress” sia ancora esposto, anche se l’incipit stagione è stato altresì complicato: «C’è tanto da lavorare e non dimentichiamoci che arriviamo da una salvezza arrivata grazie ai playout».

Finazzi ha vissuto in prima persona la trasformazione di una società che ha visto cambiamenti a partire dal patron. Paolo Farnedi ha preso il posto di Marco Calegari, diventato consigliere federale, così come in panchina dove Finazzi, da vice di Santini, ha preso in mano le redini della prima squadra. Sul parquet ci sono state partenze eccellenti come Tiziano Ghisleni (destinazione Milano), Pietro Bertini e Roberto Carabellese, mentre fanno parte ancora dello zoccolo duro Marco Personeni, Matteo Previtera, Leons Kela e Giovanni Manza. Il mercato in entrata è stato di prospettiva, pescando in terra lusitana due giovani classe 1999 come Nunex Almeida e Jorge Ricardo Pinto Fernandes. «Sicuramente tra qualche settimana vedremo le squadre che lotteranno per le prime posizioni e quelle per la salvezza – afferma Finazzi – noi conosciamo molto bene la nostra dimensione e dobbiamo essere bravi a trovare gli stimoli giusti anche nei momenti difficili».

Exit mobile version