Formula 1, annuncio pazzesco: riscritta la storia - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Dopo sei Gran Premi disputati, il Mondiale di Formula 1 2025 comincia a restituire i primi riscontri concreti in termini di performance e gerarchie.
In testa alla graduatoria tecnica si staglia con decisione la McLaren, squadra capace di consolidare un distacco marcato rispetto alla concorrenza grazie a continuità, affidabilità e una coppia di piloti solida. Dietro, è bagarre a centro gruppo, dove non mancano nomi illustri alle prese con sfide inedite. È il caso di Carlos Sainz, passato quest’anno dalla Ferrari alla Williams, e alle prese con un adattamento più arduo del previsto alla nuova monoposto FW47. I risultati finora fotografano un inizio di stagione altalenante: due ritiri (Australia e Bahrain), una quattordicesima posizione in Giappone, e tre piazzamenti a punti – decimo in Cina, ottavo in Arabia Saudita e nono a Miami – che gli valgono un totale di 5 punti.
Nonostante segnali di lieve ripresa, il feeling con la vettura sembra ancora da costruire. Discorso diverso per Lewis Hamilton, al debutto in rosso: il sette volte iridato ha conquistato la pole e la vittoria nella Sprint Race a Shanghai, ma è stato poi squalificato nella gara domenicale. I 41 punti finora accumulati lo tengono comunque nella parte alta della classifica, testimoniando però un impatto non positivo alla Ferrari. Ma in mezzo a questa prima fase di stagione, l’attenzione del paddock si proietta anche al futuro politico della Formula 1. Le elezioni di fine anno per la presidenza FIA rappresentano uno snodo cruciale. E tra le figure pronte a scendere in campo, spunta un nome di assoluto rilievo.
A rompere gli equilibri in vista delle prossime elezioni FIA è stato Carlos Sainz, ma non il pilota in attività. Si tratta di Carlos Sainz Sr., padre dell’ex ferrarista e due volte campione del mondo rally, vincitore inoltre della Dakar e figura iconica del motorsport internazionale. In un’intervista concessa a El Confidencial, ha ufficializzato quella che fino a pochi giorni fa era solo un’ipotesi: “Sto seriamente considerando di candidarmi alla presidenza della FIA. Il motorismo è stato e continua a essere la mia vita, mi ha dato tutto e penso che questo sarebbe un ottimo modo per restituire un po’ di quello che ho ricevuto”. Con grande chiarezza, Sainz Sr. ha aggiunto di voler mettere a frutto la sua lunga esperienza nei vari ambiti delle competizioni: “Sono in questo mondo da più di 40 anni e ho una conoscenza diretta di diverse specialità, come il Mondiale Rally, i Rally raid e la Dakar, oltre al mondo del kart e della Formula 1. So che si tratta di una posizione di grande responsabilità, ma sono pronto ad assumerla”.
Il percorso verso la presidenza passa ora per la costruzione di una squadra solida e per la ricerca del sostegno delle autorità sportive internazionali. Il voto decisivo avverrà durante l’Assemblea Generale della FIA, in programma il prossimo 12 dicembre in Uzbekistan. Saranno quasi 250 gli enti votanti, in rappresentanza di 140 Paesi. Qualora dovesse prevalere, Sainz Sr. sarebbe il primo a sconfiggere un presidente FIA in carica dai tempi del duello del 1993 tra Jean-Marie Balestre e Max Mosley. Un cambiamento che potrebbe segnare una nuova era per l’intero ecosistema delle corse.
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