Quattro gol in due partite per Ibra Ghouati nella Final Eight U19 (foto www.divisionecalcioa5.it)
L’anno scorso il Maritime, domani la Fenice VeneziaMestre. Stesso palcoscenico, come l’atto conclusivo della Final Eight di Coppa Italia Under 19, stesso cognome scritto dietro la maglia, ma con due colori societari molto differenti. Prima l’Orange Futsal Asti, adesso la Roma calcio a 5. Ibrahim Ghouati è stato fino adesso uno dei protagonisti assoluti di questa Final Eight, ma vuole continuare ad esserlo fino alla fine: «Sarà una partita molto difficile in quanto loro hanno giocatori importanti che militano anche in serie B». Anche perché questo trofeo vuole finalmente alzarla al cielo: «Ci sto lavorando da due anni per poterlo vincere. È stato difficile metabolizzare la sconfitta della passata stagione contro il Maritime – prosegue Ibra – ho accumulato una rabbia sportiva che domani sarà un’arma in più per raggiungere l’obiettivo. Con i miei compagni c’è grande consapevolezza dei nostri mezzi». Rabbia, ma anche uno dei tanti motivi per battere la Fenice può essere il suo recente passato: «Cercherò anche di vendicare i miei ex compagni, ma sinceramente non avrei voluto incontrarli in finale. Non mi sarebbe piaciuto trovarmi di fronte la società che mi ha insegnato ad essere un giocatore di futsal: se ho fatto tutto questo è merito dell’Orange Futsal». Il cuore può giocare brutti scherzi, ma domani non si presenterà questo problema.
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