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Il futsal saluta Segovia: anche la Spagna è più povera

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Una delle società più gloriose del panorama spagnolo e internazionale saluta il futsal: i problemi economici alla base di questo addio doloroso

Non solo l’Italia, ma anche la Spagna. Nelle stesse ore in cui si stanno decidendo i destini di alcune società del massimo campionato nazionale, come Maritime e Napoli, in Spagna c’è invece il saluto di una delle società più storiche del panorama del futsal. Il Caja Segovia si congeda dal palcoscenico del calcio a cinque. Ufficialmente non vi è più ossigeno ad alimentare la passione di una città per natura fredde a livello climatico, ma bollenti nel trascinare i propri beniamini. Una società che ha fatto la storia soprattutto a partire dalla fine degli anni novanta. Una bacheca che vede un campionato spagnolo, tre Coppe di Spagna e tre Supercoppe di Spagna, per arrivare ad alzare al cielo la Coppa Intercontinentale grazie al successo sui brasiliani dell’Atletico Mineiro. Una squadra costruita per regalare trofei ed essere l’antagonista di El Pozo Murcia, Movistar e Barcellona, che può vantare tra le propria fila un allenatore del calibro di Jesus Velasco. La ripartenza nella seconda divisione a partire dalla stagione 2013-2014, aveva fatto rinascere l’entusiasmo di un tempo, ma nonostante la promozione centrata si è arrivati ad un punto di non ritorno. Il futsal spagnolo, e non solo, perde un pezzo di storia.

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