Cosa resterà del 2022? Facile, lo storico pareggio della Nazionale Italiana di Francesca Salvatore con la Spagna. Un autentico sogno ad occhi aperti, un (all’apparenza) insignificante 2-2 dopo quaranta minuti effettivi che, però, ha un peso incalcolabile nell’economia e nella storia del movimento italiano, e di quello femminile in particolare. Semplicemente perché atteso da una vita, dal momento esatto in cui il progetto è venuto alla luce. La speranza che si possa fare anche meglio ora è davvero concreta e crea un entusiasmo mai registrato prima.
Così il Ct Francesca Salvatore ai nostri microfoni. “Il bilancio della Nazionale è sicuramente positivo. Positivo per i risultati, per le prestazioni e soprattutto perché ci eravamo posti come obiettivo quello di consolidare il lavoro fatto e magari fare dei piccoli passi in avanti, e cosi è stato. Tutti avremmo sperato nella qualificazione alla Final Four degli Europei ma i sorteggi purtroppo ancora non ci sono amici e incontrare una squadra come il Portogallo vice campione d’Europa in carica, non è mai semplice. E’ stata comunque una partita che ci ha visto protagoniste, riuscendo a tratti a tenere testa ad una squadra piena zeppa di campionesse. Poi nella seconda parte di quel match abbiamo pagato un po’ di inesperienza. In campo internazionale non si può mai essere superficiali.
Smaltita quella delusione ci siamo ributtati in questa affascinante doppia amichevole con la Spagna. E lì a Las Rozas abbiamo disputato due gare molto intense, nonostante i risultati diversi. La prima ci ha ripagate degli sforzi ed è stata la prima volta dopo tanti anni. Si è trattato di una prestazione di grande intensità, caparbietà e collaborazione. Si può dire che il gruppo squadra si è unito alla squadra e questo ha fatto sì che riuscissimo a tener testa alle campionesse d’Europa. Anche in quel caso, nella seconda gara, alcune disattenzioni ci sono state fatali. Purtroppo, o per fortuna, questa squadra ha ancora un grande margine di crescita ma ha necessità di giocare e lavorare in maniera costante perché solo attraverso questo si possono creare delle solide basi, per la Nazionale e per il tutto il movimento. In questo la Federazione ci sta aiutando tanto e spero continui a farlo, così come grande collaborazione c’è da parte della Divisione Calcio a 5.
Il bilancio, dunque, è molto positivo ma vuoi perché sono fatta così, vuoi perché il lavoro da fare è tanto ora testa bassa e nel 2023 dobbiamo ricominciare con la stessa intensità e mantenere la posizione che abbiamo conquistato. Merito senz’altro di ragazze che nonostante il poco tempo a disposizione, si mettono sempre al servizio della Nazionale e in campo danno sempre il mille per mille. E penso che questo si sia anche visto. Lo ritengo un motivo di orgoglio, evidentemente la maglia della Nazionale è sentita, ha un peso e soprattutto le ragazze intendono sempre onorarla, riuscendoci. In questo anno continueremo a cercare nuovi talenti al fine di ampliare la base“.
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