Miglior esordio non si poteva immaginare per i pesaresi (foto Pesarocalcioa5.it)
Forse nemmeno il più ottimista degli ottimisti avrebbe immaginato tal sontuoso esordio nella massima serie per una Italservice Pesaro che ha letteralmente surclassato l’Imola Castello per 7-2 nel primo Social Match della storia del calcio a cinque italiano. Il Pala Fiera può a pieno titolo ribollire di entusiasmo per una squadra brillante, aggressiva e con idee chiare sin dai primi minuti, nei quali il canovaccio è già ben evidente. I marchigiani costruiscono gioco e occasioni, osano spesso anche il portiere di movimento in situazione di palla inattiva ma senza riuscire a gonfiare la rete. Così, incredibile ma vero, è la squadra di Vanni Pedrini a mettere il naso avanti, sfruttando proprio una gestione errata del portiere di movimento per realizzare a porta vuota con Jesus Murga.
Ma i pesaresi sono di pasta dura, non abbassano la china e continuano l’avanzata a testa bassa e quando, finalmente, si sbloccano non si fermano più. Marcelinho pareggia a fil di sirena e raddoppia con un dolcissimo cucchiaio a inizio ripresa, decretando di fatto l’inizio dello show che vede andare a rete i vari Manfroi, Boaventura, Tres e Asensio. Coach Ramiro Diaz può davvero sorridere per un esordio col botto, togliendosi addirittura lo sfizio di far giocare tutti i suoi ragazzi, compreso il giovanissimo classe 2000 Matteo Gentiletti. Nell’altra sfida di serata, invece, i campioni d’Italia della Luparense soffrono da matti contro la Lazio, ma riescono a portare a casa i primi tre punti nei concitati minuti finali: decisivo il guizzo dell’ex capitano dell’Orange Futsal, Ramon. Biancocelesti però furiosi che subiscono la doppia espulsione del finale di Bizjak e Chilelli, dopo che lo stesso coach Angelini era stato allontanato nella prima frazione.
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