Foto Prato Calcio a 5
Il talento di Rej Karaja è pronto a decollare nel futsal “che conta”. Ha solo vent’anni, Rej, ma ha umiltà e intelligenza da vendere: avviato al calcio a 11 dall’età di otto anni (ad Asti), a 15 passa al calcio a 5, sempre nel capoluogo di provincia. Karaja ha preso parte ad un Torneo delle Regioni (categoria Allievi), destando l’interesse dei tecnici delle nazionali giovanili italiane che lo hanno poi convocato sia per gli stage azzurri che, infine, in Under 21. Di lì a breve, però, arriva la convocazione in nazionale maggiore albanese: Karaja non può dire no alla “sua” Albania. Arriva poi l’addio all’Asti e il passaggio al Prato. Dopo una sola stagione, però, Rej cambia ancora maglia e questa volta approda al Civitella Sicurezza Pro (Serie A2, Girone A).
Rej, iniziamo da Asti: spiegaci il tuo addio agli Orange.
«Ho lasciato Asti per affrontare nuove esperienze e crescere come giocatore, cambiando ambiente e imparando nuovi stili di gioco, conoscendo inoltre nuovi allenatori da cui potrò apprendere molto».
A chi senti di dire grazie per questa tua continua crescita nel mondo del futsal?
«Direi proprio all’Asti, soprattutto. Sono loro che mi hanno portato nel mondo del calcio a 5, insegnandomi tantissime cose per andare avanti in questo sport».
Lasciato il Piemonte, ti sei trasferito in Toscana, al Prato.
«Sì, la considero un’esperienza positiva: è andata bene, ma io sento di poter dare ancora di più».
Come ti ha accolto la tua nuova società, il Civitella Sicurezza Pro?
«Ho incontrato il presidente e mi ha esposto il progetto imbastito per questa squadra, parlandomi anche dei giocatori che sono arrivati: ho scelto così di andare a giocare al Civitella e sono molto contento di questa scelta».
Conosci già qualcuno in squadra?
«Beh, sì, con alcuni di loro ho già giocato da avversario. Ritrovo un grande gruppo che, secondo me, ha grandissima voglia di fare».
Gli obiettivi per questa stagione sono chiari. Come sono chiare anche le tue ambizioni personali.
«Io voglio sempre crescere come giocatore, per diventare sempre più importante per la mia squadra, arrivando più in alto possibile. Poi, per quanto riguarda il prossimo campionato, non ho dubbi che la nostra sia una grande formazione, che può puntare al salto di categoria. Vogliamo salire».
In chiusura, un’ultima domanda: qual è il tuo sogno nel mondo del futsal?
«Sogno, come tanti, di giocare in Serie A, anche all’estero, da protagonista. Detto questo, però, tengo i piedi per terra e ora penso solo a fare bene qui al Civitella».
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