Il progetto Monastir prosegue senza alcun intoppo, a dispetto della categoria. I sardi hanno sempre avuto le idee chiare sulla mission da perseguire. Una mission che non cambia.
Diego Podda la vede così. “Come società abbiamo progetti che durano nel tempo, con inizio, sviluppo e continuo. Abbiamo pensato al futsal nel calcio a 11 come a uno strumento che migliora la formazione dei giovani calciatori, che trovano poi sbocco naturale in una delle due discipline. L’abbiamo già fatto l’anno scorso, con la prima squadra in Serie A, ben sapendo cosa richiede il futsal nazionale: un utilizzo sempre maggiore di formati in Italia. Abbiamo prodotto i vari Cara, Cianchi, Murroni, Etzi e Arzu, cosa non da poco in così poco tempo, ma dobbiamo aumentare i numeri essendo aumentate le esigenze della Divisione. Tutto il settore formazione deve produrre un numero adeguato di giocatori per alimentare le prime squadre. Aver giocato con l’Under in C2 per accelerare la formazione dei ragazzi si è rivelato vincente, la Serie B è il successivo step. Rinforziamo il progetto nelle giovanili, che hanno vinto tutti i campionati regionali lo scorso anno. La Serie A è un obiettivo, che vogliamo raggiungere con un percorso che porti i nostri ragazzi a essere competitivi nella massima categoria“.
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