La sete di rivincita esalta la Torres

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La prima soddisfazione in casa Torres dopo il problematico inizio di campionato rende felice mister Desole che può ora guardare con fiducia al futuro

Riavvolgendo il nastro della vittoria incassata per 4-3 domenica scorsa (clicca qui per il tabellino della gara), le sarde mettono subito avanti il fisico e a volte eccedono in grinta, macinando falli, troppi, soprattutto considerando che le padrone di casa non sono le ultime arrivate e con malizia non faticano a cadere in caso di contatto. Dopo un primo tempo sofferto che si chiude sul 3-1 per la formazione torinese, in vantaggio grazie alle reti di Ferri e Gueli in doppietta, la Torres reagisce “di cuore” come suggerisce mister Desole, soddisfatto di aver sbloccato il punteggio fermo sullo 0 da inizio stagione: «Ora cercheremo di portare a casa un punticino alla volta, così come abbiamo fatto nella scorsa stagione».

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Granzette-Top Five 2-3

Noalese-Sassoleone 6-4

Real Fenice-San Pietro 4-2

Decima-Flaminia 3-6

Audace Verona-Trilacum 4-2

Si riassume tutta nelle sue parole la filosofia rossoblù, un passo alla volta con umiltà e fame di vittoria, ed è quello che si è visto domenica e che ha concesso il sorpasso alle ragazze sassaresi, arrivato tra un colpo di fortuna e uno di orgoglio, con l’ago della bilancia che pende verso il secondo ingrediente. Oltre all’evidente suprema prestazione di Dasara che mette la firma su ogni tiro che buca la porta di Gorrea, è spesso Marchese a dare animo al gioco della squadra sarda, imponendosi con carattere ad ogni contrasto. Non rallentano mai le ospiti, anche dopo aver commesso il sesto e il settimo fallo nella seconda frazione di gioco; con una punta di imprudenza e una buona dose di sangue freddo e precisione, rovinano la festa in casa I Bassotti mettendo a segno il 4-3 su tiro libero quando il tabellone indica che a fine gara mancano meno di 30 secondi. Una vittoria fuori casa che la Torres festeggia come merita, mentre gli animi di tutti si placano dopo una partita segnata dalle interruzioni arbitrali più che dal bel gioco.

Grazia Tomassetti