Lnd, ripresa campionati regionali: avanti con il campionato cartonato

La ripresa dei campionati regionali non è stata accolta con un sospiro di sollievo dalle società: ecco tutti i motivi

E’ arrivata finalmente la data. 11 aprile riprenderanno i campionati regionali di Piemonte-Valle d’Aosta di serie C1 maschile e serie C femminile.  Tutti contenti? Beh forse qualcuno avrà sperato che nessuna data venisse indicata anche perché il contesto, soprattutto di questo ultimo periodo, fa intravvedere una nuova ondata epidemiologica. Tra l’arancione, quello scuro e il rosso la differenza cromatica è minima ma i lavori in corso erano avviati e il Comitato Regionale si è riunito per decretare la ripartenza dei campionati.

Al netto del capitolo covid, non convincono però alcuni punti in merito alla ripresa. In primis non vi è alcun obbligo di riprendere l’attività ma deve essere considerata come “un’opportunità”, secondo punto vi è il blocco delle retrocessioni. Definire “un’opportunità” partecipare al campionato è un’incongruenza visto che le società dovranno sostenere sicuramente dei costi relativi ai tamponi. Il tutto verrà ammortizzato dal “Decreto sostegno” ma le società dovranno comunque aprire il portafoglio.

Dovranno anche interpellare i propri tesserati chiamati a decidere se dover scendere sul parquet o meno. Quindi esporre ad un rischio maggiore di contagio anche i propri familiari o intaccare l’attività lavorativa. Decidere praticamente se mettere il calcio a cinque sullo stesso livello.

Con il blocco delle retrocessioni viene a perdere la competitività del campionato improntato soltanto a decretare chi verrà promosso in serie B. Per tale motivo non si sentono tutelate tutte quelle società che non hanno l’obiettivo del salto di categoria. In Lombardia la maggior parte delle società sta voltando le spalle alla ripresa. In fondo il campionato cartonato piace a pochi.