Il numero uno dello sport italiano Giovanni Malagò (foto www.raisport.rai.it)
Interpellato dall’emittente Radio Radio, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha espresso un suo pensiero su quel che potrà essere il futuro dello sport italiano. In particolare, ha esplicitato una sensazione che accomuna ormai molti e cioè che non pare così scontato che lo sport di base possa ripartire dopo l’estate: “Io non circoscriverei alle società che fanno sport sia a livello dilettantistico che amatoriale. E’ chiaro che c’è un combinato disposto, uno che riguarda l’aspetto economico, l’altro che riguarda la fisicità dell’avvenimento. Fare una scuola calcio, a qualunque livello, nel breve e medio termine non mi sembra una cosa possibile. A meno che domani non nasce un vaccino che tutela tutti. Il problema c’è ed è enorme, come d’altronde c’è in tutti gli altri settori. Le risorse per tutti non ci sono, bisognerà usare più possibile gli strumenti che stanno entrando in campo. E’ chiaro che se si ricomincia il primo giugno è una cosa, il primo luglio è una cosa, il primo settembre è un’altra. Io sarei già molto molto felice se si potesse immaginare che dal primo settembre tutto possa abbastanza se non al 100% ripartire. Sarebbe già questo un segnale molto significativo”.
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