Ricardo Caputo, Manfredonia - Foto Lucia Melcarne
Inizia la fase più calda della Serie A, soprattutto per quanto concerne la lotta per non retrocedere. Il Manfredonia è invischiato nella bagarre salvezza ed è in buona compagnia: domani, contro il Sandro Abate, c’è la prima di quattro “finali” da giocare. La società pugliese ha deciso di scontare il prezzo del biglietto di ingresso, per favorire un maggiore afflusso di pubblico nel sabato in cui la Came Dosson la L84 si scontrano e potranno così agevolare la squadra di Monsignori in classifica.
“Sabato con il Lido di Ostia abbiamo avuto un bel approccio al match – ha dichiarato Ricardo Caputo -. L’abbiamo preparata così in settimana, in modo da limitare le loro migliori caratteristiche in ripartenza. Nel secondo tempo abbiamo avuto un calo non fisico ma di attenzione e abbiamo concesso il pareggio: visto l’andamento del match è stato il risultato giusto”. Il classe ’81 del Manfredonia è fiducioso: “Il gruppo sta bene e il mister può scegliere. Io mi trovo benissimo fisicamente avendo un minutaggio alto e non avendo avuto nessun infortunio in tutta la stagione. Il morale sia mio che di tutti è alto e crediamo nella salvezza, assolutamente”.
Il cammino sarà tutt’altro che semplice però: “La corsa per la salvezza è molto viva – ha ammesso Caputo -. Credo che gli scontri diretti saranno determinanti. Noi dobbiamo avere la consapevolezza di quello che possiamo fare e di evitare gli errori. Durante la stagione abbiamo curato bene i dettagli e siamo migliorati in questo. Ci capitava un po’ per inesperienza ed un po’per mancanza di equilibrio nella rosa”.
Domani al Palascaloria arriva il Sandro Abate: “Conosciamo la forza degli avversari, li rispettiamo e quindi ci aspettiamo una partita tosta, soprattutto fisicamente. Dobbiamo far valere il fattore campo e, insieme ai tifosi, andremo insieme a prenderci questi punti”, è la certezza di Caputo.
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