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Maradona e il futsal, un amore accarezzato

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Correva l’anno 1991 quando Diego Armando Maradona sfiorò il clamoroso passaggio al calcio a cinque dopo l’offerta faraonica del El Pozo Murcia

A chi non sarebbe piaciuto vedere Maradona su un parquet 40×20? Inutile mentire, qualunque sia la vostra fede calcistica, il sinistro geniale del Pibe de Oro avrebbe fatto innamorare ognuno di voi. Incredibile ma vero, l’ex fuoriclasse argentino e il futsal si sono sfiorati, accarezzati, senza (purtroppo) concretizzare mai l’amore. Dobbiamo tornare indietro nel tempo all’aprile del 1991, Diego Armando Maradona era appena rientrato in patria nella sua Lanus: poco prima, il 17 marzo, fu infatti trovato positivo alla cocaina in seguito a un controllo antidoping successivo alla sfida tra Napoli e Bari. Ed è in quel frangente che ci fu il contatto, seppur a distanza: il presidente Eloy Jimenez presentò agli intermediari dell’operazione una clamorosa offerta da 100 milioni di Pesetas (in quel momento, circa 1 miliardo e 200 milioni delle vecchie Lire) per vestire la camiseta del El Pozo Murcia nella stagione 1991/92.

Come riportò all’epoca El Mundo Deportivo, il numero uno del sodalizio murciano così si esprimeva sulla questione: “Offriamo a Maradona la possibilità di riabilitare la propria immagine di sportivo e di cambiare vita dopo lo scandalo in Italia. Speriamo che accetti la nostra offerta in modo che anch’egli non debba rimanere inattivo e, comunque, nessuno nel mondo del futsal potrebbe offrirgli ciò che siamo disposti a pagarlo noi”. Purtroppo per il presidente Jimenez (e per il mondo del futsal), quella proposta non fu mai accolta, malgrado anche FIFA, UEFA e la Liga spagnola (LNFS) diedero il proprio benestare al trasferimento. Diego preferì scontare interamente l’anno e mezzo di squalifica per poi accettare la corte del Siviglia, cancellando così i sogni di milioni di appassionati di futsal.

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