Il sito della FIFA dà spazio e voce al nostro Alex Merlim. Il fenomeno Azzurro, impegnato in questi giorni nelle ultime sfide dell’Élite Round di qualificazione ai prossimi Mondiali, si racconta in una lunghissima intervista.
GLI INIZI – “Quando sono andato ad Augusta per giocare in Italia avevo già in mente la Nazionale italiana. Avevo lasciato il Brasile molto presto. Quando giochi all’estero a 19, 20 anni, sai che sarà davvero difficile essere convocato dalla Nazionale brasiliana. Quando ho ottenuto la cittadinanza italiana e sono stato convocato non ci ho pensato due volte. E aiutava il fatto che, all’epoca, l’Italia avesse molti brasiliani“.
LA NAZIONALE – “L’Italia aveva una squadra molto consolidata che aveva avuto successo nei grandi tornei. Ho cominciato a essere convocato nel 2010, ma solo per le amichevoli. Quando ho visto il mio nome tra i 14 giocatori del Mondiale è stata un’emozione sensazionale. Anche noi abbiamo avuto un’ottima stagione, arrivando in semifinale e perdendo contro la Spagna. Poi siamo riusciti a finire terzi contro la Colombia, a vincere una medaglia. Penso che ogni giocatore di futsal sogni di giocare un Mondiale, e io ho avuto modo di farlo in una grande nazionale come quella italiana. La mia prima Coppa del Mondo è qualcosa che non dimenticherò mai“.
EURO 2014 – “Fu inspiegabile. Quando inizi come favorito e vinci una competizione, ovviamente è davvero bello, ma sai che ci si aspettava che lo facessi. Ma quando vinci una competizione in cui non sei partito favorito, in cui batti grandi nazionali, è difficile dirlo a parole. Siamo riusciti a realizzare questa impresa ed è stata una sensazione straordinaria“.
MONDIALI 2021 – “Davvero triste. Abbiamo un problema in Italia. Se sei bravo con la palla ti spingono nel calcio. Poi, se non ce la fai, vieni gettato nel futsal. A quell’età è davvero difficile adattarsi al futsal. Nelle qualificazioni per quella Coppa del Mondo, eravamo in un processo di ricostruzione, ma sfortunatamente non ce l’abbiamo fatta. È stato davvero triste per il futsal italiano ma non è stata colpa dell’allenatore o dei giocatori. Va bene voler ricostruire, ma devi avere i pezzi per ricostruire. Non l’abbiamo fatto e sfortunatamente per questo motivo abbiamo perso l’occasione di giocare la Coppa del Mondo“.
UZBEKISTAN 2024 – “Il cammino sta andando bene. Siamo finiti in un girone molto difficile: Spagna, Slovenia, Repubblica Ceca. Quando è nato questo gruppo, abbiamo puntato ad affrontarlo partita per partita. Il primo obiettivo era arrivare ai play-off e, se avessimo fatto bene e avessimo avuto la possibilità di puntare al primo posto, dare il massimo. Dobbiamo ancora lavorare per assicurarci un posto ai play-off, ma siamo soddisfatti della nostra prestazione. Anche quando avevamo una squadra con giocatori di grandi nomi, l’Italia non aveva mai battuto la Slovenia. Siamo riusciti a battere la Slovenia in queste qualificazioni. Siamo al secondo posto dietro alla Spagna, che è una squadra eccezionale, una delle migliori al mondo. Li abbiamo affrontati in Spagna e abbiamo fatto davvero bene. Abbiamo perso solo per un gol a due minuti dalla fine. Ora abbiamo una partita in trasferta contro la Slovenia. A noi interessa solo la vittoria, quindi il primo posto è nelle nostre mani in casa contro la Spagna. Storicamente la Spagna è la favorita contro di noi, ma in una partita secca sappiamo di avere la possibilità di batterla. Avremo il vantaggio di casa. Prima però ci servono i tre punti in Slovenia“.
ITALIA – “Abbiamo tanti giovani. In questo periodo ci sono molti meno brasiliani in squadra. La maggioranza sono italiani. Penso che stiamo andando bene. Se riusciranno a migliorare le cose a livello di base, penso che raccoglieremo buoni frutti. Ma questo è un lavoro a lungo termine. L’importante è che tutto questo abbia inizio. In questo momento abbiamo buoni giocatori, buoni giocatori italiani, e lo stiamo vedendo nelle qualificazioni ai Mondiali“.
OBIETTIVI – “Innanzitutto voglio giocare ai Mondiali del 2024. Tutti lo sogniamo. Sogno una medaglia al Mondiale, arrivando tra i primi tre. Secondo me le qualificazioni europee sono molto più difficili della fase a gironi dei Mondiali. Penso che anche negli ottavi di finale della Coppa del Mondo si possa ottenere una squadra battibile. I quarti di finale iniziano a diventare davvero difficili, ma i quarti di finale della Coppa del Mondo sono una partita unica. Spagna, Portogallo, Brasile, Argentina… tutto può succedere. E potresti avere una squadra più debole. Se arrivi alle semifinali, hai due possibilità di vincere una medaglia“.
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