Il Milan modifica i ruoli dirigenziali - screen canale YouTube Sky Sport - futsalnews24.com
Il Milan ha in programma una rivoluzione ai piani alti: ruoli già ridisegnati in attesa del nuovo direttore sportivo.
Sarà una sosta utile per riflettere sul ridimensionamento dell’ambiente Milan. Tra nove giornate, il Milan si lascerà alle spalle una stagione al di sotto delle aspettative, ben lontana dagli obiettivi dell’inizio, quando la squadra dichiarava di voler lottare per lo scudetto e giocarsela in Champions League. A metà marzo, invece, entrambi i traguardi sono già sfumati da tempo.
La Supercoppa Italiana conquistata non basta a riscattare un’annata deludente per tutto l’ambiente rossonero. I tifosi lo sanno bene, e la loro protesta nei confronti della società non accenna a placarsi, nonostante gli ultimi due risultati positivi.
In casa Milan si respira un’aria di cambiamento. La permanenza di giocatori importanti, come Theo, Maignan e Leao è tutt’altro che certa, così come quella dell’allenatore, a cui attende una doppia sfida contro l’Inter capolista per tentare di guadagnarsi almeno la finale di Coppa Italia.
Non si può dire altrettanto di Tijjani Reijnders e Christian Pulisic, punti fermi della rosa del Milan e garanzia per il futuro della squadra. Ad oggi, sono loro le uniche certezze.
Anche sul piano dirigenziale è in atto una ridefinizione dei ruoli, per far sì che il futuro sia migliore, come affermato dal presidente Paolo Scaroni ai microfoni di Dazn prima del fischio di inizio di Milan-Como.
A fare chiarezza sui ruoli nella dirigenza del Milan è il Corriere dello Sport. Secondo il quotidiano, è confermata la posizione di Giorgio Furlani come amministratore delegato, figura a cui spetterà sempre la decisione finale.
Ci saranno, invece, dei cambiamenti nel resto dell’organigramma , a partire dall’inserimento di un nuovo direttore sportivo. In pole c’è Fabio Paratici, ex Juve, su cui pende una squalifica fino al 2025 dovuta al caso plusvalenze.
Anche il ruolo di Zlatan Ibrahimovic subirà una modifica. Al suo primo anno in dirigenza, lo svedese si è distinto per la sua presenza costante al fianco della squadra, mettendosi sempre in prima linea in questo periodo di forte pressione mediatica. Tuttavia, dalla prossima stagione, il suo incarico sarà limitato a un ruolo di consulenza, senza alcun potere decisionale. Sarà il referente di Gerry Cardinale e fungerà da uomo immagine della squadra.
Infine, Geoffrey Moncada tornerà alla sua funzione originaria di talent scout, collaborando con il futuro direttore sportivo.
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