Murilo Rodrigues sarà un giocatore della L84 (foto mianifutsal.com)
La L84 ha il suo “Muro”: Murilo Rodrigues “Miani” è ufficialmente un giocatore verdenero. Classe 1988, Murilo ha indossato in questa ultima stagione la maglia dell’Atletico Cassano con il quale ha centrato la promozione in serie A2. Dalla prossima stagione cambierà maglia, ma non categoria: «Ho scelto questa società perché è ambiziosa e c’è una programmazione ben precisa. E’ stato determinante aver parlato con Rodrigo De Lima il quale mi ha convinto in poco tempo. Qui c’è attenzione su tutto, compreso il lavorare con i bambini». Queste le prime parole da giocatore della L84 dell’italo-brasiliano, che va ad arricchire lo spogliatoio dei verdeoro: «De Lima e Turello sono stati importanti in questa scelta e, nonostante mi fossi trovato molto bene con l’Atletico Cassano, avevo desiderio di iniziare una nuova sfida». L’ennesima, in quanto il suo curriculum dice che il giocatore nativo di Bebedouro, ha calcato palcoscenici anche internazionali. Dopo aver vinto il titolo di capocannoniere della Liga paulista, si trasferisce nel 2014 ad Aosta in serie A2 per poi passare la stagione successiva nel Torrino, sempre nella medesima categoria. La Repubblica Ceca lo accoglie grazie al Balticflora Teplice, per poi trasferirsi in Spagna in serie A2 con la maglia dell’Hercules San Vicente. Il suo ritorno in Italia coincide con la maglia del Prato, prima di quella con l’Atletico Cassano. «L’esperienza in Repubblica Ceca, anche se il livello del futsal non è molto elevato, mi è comunque servita per crescere, così come in Spagna dove mi sono completato sotto l’aspetto tecnico e tattico». E’ un universale, anche se nasce come laterale offensivo: «Vero, però da due stagioni gioco come centrale, ma sono pronto ad adattarmi ad ogni ruolo, dipende dal mister e sono pronto a mettermi a disposizione della squadra». La serie A2 è una categoria che conosce molto bene: «Uno scenario completamente diverso dalla serie B – prosegue Murilo – credo che sia più difficile giocare in serie B che in A2, in quanto c’è meno fisicità e non vai a calpestare parquet dalle metrature un po’ limitate. In serie A2 però trovi giocatori molto esperti che non ti perdonano al minimo errore». In ogni sodalizio c’è sempre dietro una promessa: «A fine gara avrò sempre la maglia sudata perché darò sempre il massimo fino all’ultimo secondo».
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