Alessio Musti (foto: www.ilmessaggero.it)
Altro che amichevole. L’Italia soffre, rincorre, pareggia, sorpassa la Croazia ma sul finale è costretta a capitolare con una puntonata di Peric a 18 secondi dalla sirena. La Kioene Arena di Padova è la degna cornice di un’amichevole di lusso: la Croazia è uscita imbattuta con i Campioni del Mondo dell’Argentina. I croati tentano di scappare nel punteggio, ma per ben due volte i ragazzi di Alessio Musti sono abili a ristabilire la parità a meno di un minuto dal vantaggio degli ospiti. Prima la sblocca il reatino Jelovcic dal dischetto ma Cesaroni ristabilisce firma il primo pareggio, poi dopo il cambio di campo Luka Peric si gira in un fazzoletto e batte Miarelli. Anche qui il vantaggio dura pochi secondi perché Merlim non solo pareggia ma si ripete subito per il primo sorpasso azzurro: 3-2. E’ il momento più positivo per gli azzurri, capaci di soffrire ma anche di colpire nuovamente. Marcelinho sul secondo palo viene assistito alla perfezione da Ercolessi: 4-2. La situazione falli per l’Italia non è delle migliori, con il bonus già raggiunto a cinque minuti dal termine. L’Italia si abbassa sempre più dalle parti di Miarelli e Jelovcic in diagonale dalla distanza accorcia le distanze. Sofferenza pura perché i croati mettono anche il portiere di movimento che con Duras porta subito i frutti sperati: 4-4. Di nuovo in parità, ma la puntonata dell’ex pivot partenopeo regala il primo dispiacere dell’era Alessio Musti.
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