Barcolla ma non molla. Anzi, l’Olympic compie il passo decisivo per entrare in quella stretta cerchia di società che possono vantare un ampliamento delle rappresentative, rispetto alla stagione passata. Quest’ultima viene archiviata come una delle pagine meno gloriose, e forse per questo motivo Cristiano Andrietti ha deciso di compiere l’ennesimo sforzo. «Ho constatato per l’ennesima volta che il numero tredici non mi porta fortuna. Dopo tredici anni in questo mondo non potevo lasciare la società in questa situazione. E’ stata un’annata in cui abbiamo incontrato mille difficoltà, ma nello stesso tempo siamo stati bravi a superare ogni ostacolo che ci si presentava davanti. Purtroppo l’epilogo dei playout non è stato come ci auspicavamo, ma forse questo mi ha dato la spinta per andare avanti». Ecco la nascita del nuovo Olympic. La denominazione rimane sempre la medesima, ma cambiano gli orizzonti. «Ufficialmente abbiamo richiesto il ripescaggio in serie C1 per quanto concerne la prima squadra». Le chance che la domanda venga accolta sono elevate, anche considerando la recente rinuncia della Don Bosco Caselle, ma è d’obbligo non ripetere gli errori commessi nel recente passato. «Sicuramente non faremo la stagione che abbiamo appena terminato, cercando di centrare la salvezza il primo possibile. Sinceramente non reputo di aver commesso degli errori, ma forse abbiamo sottovalutato gli incidenti di percorso che una società può incontrare, come per esempio gli infortuni».
Sarà l’impianto sportivo di Druento in via Don Minzoni 27 ad ospitare le gare casalinghe, un altro segnale importante dell’intento di radicalizzazione del futsal da quelle parti. Sarà una prima squadra il cui nuovo timoniere assumerà le sembianze di Pino Larinese, la cui mission sarà quella di far mettere in mostra le giovani leve che si divideranno anche nelle altre rappresentative. Carrai, Del Ponte, De Marco, Cavaliere, Orsini, Stievano, Ferrino, Apostol, Saggin: questa una parte della nuova rosa in cui l’esperienza si mischia con ragazzi nati del 1996-97 capaci di rappresentare il futuro. Lo sforzo di Cristiano Andrietti non si ferma alla prima squadra, ma alle sue spalle c’è una serie di rappresentative che garantiscono una vita più che duratura. «Sono lieto di ufficializzare che saremo presenti anche nel campionato di under 21, under 19, giovanissimi, allievi e nel femminile che militerà in serie C». Un Olympic a tutto tondo con alle spalle uno staff già ben delineato, con la conferma dello zoccolo duro in quanto a direttivo, con Mario Bisceglia e lo stesso Cristiano Andrietti attivi nell’organizzazione di tutte le categorie. E’ tutto già pianificato, giusto per non farsi trovare impreparati, ma soprattutto gli anni futuri avranno una linea già marcata. «Con questo nuovo progetto credo di aver fatto il massimo per questa società – prosegue Andrietti – tanto da poter comunicare ufficialmente che sarà il mio ultimo anno». Quello tra futsal e Druento dovrà diventare un binomio che si consoliderà negli anni, con il movimento della femminile che cercherà di ritagliarsi sempre più spazio.
Anche con il mercato chiuso il Milan è pronto a mettere a segno un'altra operazione…
Uno degli obiettivi principali di Allegri sembra quello di complicare la vita alla sua ex…
Nonostante il Derby d'Italia sia alle porte, è emersa una notizia che ribalta i piani…
Due giornate sono poche per tirare le somme di una squadra in piena rifondazione. Allegri…
Jannik Sinner perde gli US Open ed il primato da numero uno al mondo. Ora…
La gara di domani tra Juventus e Inter non è solo una partita cruciale per…