Editoriale

Perché considero terminato il ciclo di Menichelli in Nazionale

Sempre più nebuloso il futuro della Nazionale Italiana di calcio a cinque, a cominciare dal destino del Commissario Tecnico Roberto Menichelli

E’ sicuramente l’argomento che tiene banco in questo periodo, al di là della “guerra di potere” tra Club Italia e Divisione calcio a 5: chi sarà l’erede di Roberto Menichelli? La panchina azzurra cerca un successore e, per farlo, bisogna in primis capire ciò che è stato fatto dal suo attuale Commissario Tecnico. Per tale motivo mi permetto di dare per scontato un cambio della guardia. Non lo dice solo il sottoscritto, ma semplicemente i risultati (non) centrati dalla nostra Nazionale. Mi sembra logico. Anche se nel calcio a cinque di scontato non c’è mai nulla un po’ come accade sul parquet, anche sulle scrivanie del palazzo accadono situazioni non sempre lineari. Partiamo dai numeri: dal 1997 al 2018 la Nazionale ha avuto due Commissari Tecnici. Normale? Può essere, ma non lo è sicuramente il fatto che colui che attualmente è in carica non abbia di fatto un curriculum nel futsal. Il suo predecessore, Alessandro Nuccorini, ha avuto il suo azimut con il Torrino vincendo due scudetti e cinque coppe nazionali. Carta canta. Quello di Menichelli, invece, è un foglio bianco. Non c’è infatti nessuna squadra di club che abbia mai guidato. Nel 2004 consegue l’abilitazione da allenatore e dopo cinque anni si siede sulla panchina della Nazionale. Prima, aveva affiancato Nuccorini come preparatore atletico e come vice. Troppo poco? Beh, forse, soprattutto se si discute di meritocrazia. Ovvero quel sistema di valutazione e valorizzazione degli individui, basato esclusivamente sul riconoscimento del loro merito. Passando dalla teoria alla pratica, significa mettere sul tavolo tutti i curricula degli allenatori e selezionare quelli più meritevoli e quelli con le attitudini più adatte. La leggenda narra che nei quarti di finale dell’Europeo del 2010, contro la Repubblica Ceca, Menichelli stesse preparando il quintetto per i tempi supplementari, senza sapere che la conclusione sarebbe stata immediata attraverso i calci di rigore. Aneddoti a parte, gli va indubbiamente riconosciuto di aver condotto l’Italia sul tetto d’Europa nel 2014, ma altrettanto indubbiamente l’ultimo quadriennio è stato tremendo. Al di là dei risultati sportivi, pesa il giudizio su una rivoluzione (a metà) nella quale nemmeno lui ha forse creduto sino in fondo: dall’idea di privilegiare e far crescere i giovani giocatori italiani, alla misteriosa convocazione in fretta e furia di Rodolfo Fortino in quel di Lubiana dopo l’infortunio di Gabriel Lima. C’è sicuramente qualcosa che non funziona nel sistema, oltretutto Menichelli è anche il Consigliere Rappresentante degli allenatori di calcio a cinque. I colleghi che lo hanno votato avranno avuto elementi più del sottoscritto per farlo.

Walter Citro

Published by
Walter Citro

Recent Posts

Sinner, problemi a Wimbledon: annuncio devastante

Jannik Sinner si è presentato a Wimbledon in una maniera davvero diversa rispetto al recente…

42 minuti ago

Duran al posto di Vlahovic, lascia l’Arabia dopo sei mesi

Intreccio di mercato che riguarda Jhon Duran e Dusan Vlahvic: l'attaccante colombiano può arrivare al…

11 ore ago

Ha detto no, Juventus: altro affare saltato

 Il rifiuto del giocatore ha fatto saltare la doppia cessione: ancora difficoltà a fare cassa…

13 ore ago

Rifiutata l’Inter, sorpresa Chiesa: scelto il nuovo club

L'Inter non è tra i desideri di Federico Chiesa: l'esterno del Liverpool vuole tornare in…

18 ore ago

Fumata nera Conte, l’attaccante ha scelto la Juve

Il giocatore, molto richiesto sul mercato, ha ormai preso una decisione: niente da fare per…

20 ore ago

Ricovero in ospedale: terrore per il Pallone d’Oro

Ci sono notizie che nessuno vorrebbe leggere. Quelle che ti costringono a fermarti, a rileggere,…

22 ore ago