Regionali

Perri 2.0: “Il futuro? Vedremo, nel frattempo studio e mi aggiorno”

Conclusa in anticipo l’esperienza al Castellamonte, per Pierangelo Perri sono settimane di aggiornamento in attesa della giusta chiamata

Una primavera da “studente” del futsal per Pierangelo Perri. Da buon allenatore, l’ex condottiero del Castellamonte sta investendo il suo tempo nella formazione e nell’aggiornamento costante, con la fondata certezza che l’ottimo lavoro svolto nelle ultime stagioni non sia passato inosservato. Prima del futuro, però, spazio alle riflessioni sul recente passato e soprattutto sul presente del calcio a cinque regionale: “Sposo appieno questa decisione della LND sulla promozione del Val D’Lans in Serie B a cui faccio i miei personali complimenti perché lo ha ampiamente meritato sul campo ma anche fuori, per la loro grande organizzazione societaria. Purtroppo, il covid ha un po’ reso difficile questo fine campionato per tutti gli addetti ai lavori, ma le decisioni prese dalla LND sono a mio avviso corrette. Ora si spera che con altri provvedimenti si possa tenere in piedi questo sistema; leggo che tante società sono in difficoltà quindi occorre un rilancio ed una risposta chiara ed immediata dalla federazione. E poi, anche se ormai fa parte del mio passato, sono contento che le retrocessioni siano state bloccate. Il Castellamonte C5 è una piazza storica ed importante, merita la C1. Non è mai semplicissimo lavorare in questi grandi contesti societari, ma per diverse ragioni mi reputo soddisfatto di questa scommessa di inizio stagione. Un’esperienza che per certi aspetti mi ha arricchito e mi ha dato anche più consapevolezza sulla gestione di un gruppo.
Dopo aver allenato diversi anni nelle giovanili del Borgonuovo e nell’Olympic e poi in serie C2, Castellamonte è stata la prima esperienza nel massimo campionato regionale ed è stato per me stimolante confrontarmi con giocatori di questa categoria, per questo motivo avevo scelto una grande squadra di C1. A gennaio mi è molto dispiaciuto lasciare questo gruppo di giocatori in quanto si era creato con tutti loro un rapporto di grande stima, rispetto e soprattutto compattezza di squadra, e forse questa è l’unica cosa che oggi mi rammarica un po’. Avevamo fatto un buon girone di andata, in piena corsa per la salvezza ed eravamo anche fuori dai playout, ma è risaputo che nel percorso stagionale di un mister possono capitare anche queste decisioni e dinamiche. Adesso sto valutando se fermarmi un anno per portare avanti a tempo pieno alcuni progetti per la famiglia, oppure se, in caso di richieste, collaborare con qualche società con un buon progetto, magari lavorando nelle giovanili. Di sicuro non mi fermerò nello studio del futsal continuando quanto ho già fatto in gennaio e febbraio ad osservare gli allenamenti di diversi grandi mister che colgo l’occasione nel ringraziare pubblicamente per la loro disponibilità nel condividere i loro metodi di lavoro”.

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