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Pettavino e 10 anni di Futsal Savigliano: “L’ambizione è tornare in B”

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In una lunga intervista rilasciata al proprio ufficio stampa, che riportiamo integralmente, il Presidente della Futsal Savigliano Alberto Pettavino ha ripercorso le tappe salienti di un percorso durato 10 anni e delineato le ambizioni future

Giovedì è stato il decennale della fondazione della Asd Futsal Savigliano: un traguardo molto importante, raggiunto grazie alla passione e all’amore per questo sport che da sempre ci accompagna durante il susseguirsi delle stagioni sportive. Per l’occasione, vi proponiamo un’intervista al nostro Presidente Alberto Pettavino, in passato anche giocatore e capitano.

Dieci anni fa la nascita della società: cosa vi ha spinto a fondarla e come è cresciuta in questo decennio?
“Nasce tutto da un gruppo di amici, che giocavano nei campionati amatoriali di Savigliano: dopo qualche anno e qualche vittoria abbiamo deciso di concretizzare la nostra passione dando vita ad una società e partendo dal campionato di Serie D, subito vinto al primo anno. L’anno successivo un altro successo, questa volta ai playoff con l’innesto di qualche giocatore che già conosceva la categoria. La nostra è stata una scalata pazzesca, inaspettata perché al primo anno di C1 siamo arrivati a giocarci addirittura i playoff”.

Nel 2014, il passaggio di consegne dall’ex presidente Varetto a Pettavino: “Mi sarebbe dispiaciuto perdere una società così, che sento come una casa e che in questi anni mi ha dato tanto. Ho così deciso di ritirarmi dal campo, coinvolgendo nel direttivo quelli che sono gli attuali dirigenti. Con quel cambiamento abbiamo dato una svolta alla società, arrivando a portare a Savigliano giocatori molto conosciuti nel panorama regionale e nazionale, che hanno contribuito ad aumentare l’entusiasmo in città: il seguito di pubblico è sempre stato molto, arrivando addirittura ad avere una tifoseria organizzata. Questa crescita ci ha portati alla vittoria del campionato di C1, arrivata forse quando meno ce la aspettavamo, e al conseguente approdo in Serie B: un’esperienza purtroppo durata un solo anno, perché ci siamo resi conto che non c’era la base del settore giovanile; così è arrivata la decisione di ripartire con un nuovo progetto tecnico basato sui giovani e sui giocatori del territorio. Queste sono le due fasi di questi dieci anni di attività: prima delle annate giocate con una squadra di amici che è corrisposta ad una grande crescita, poi una parte più legata alla ricerca del risultato della vittoria della C1, culminata poi con il picco della salvezza in B. Sicuramente ciò che ci ha contraddistinti è stata la continuità, perché i risultati sono arrivati con il tempo e tutti questi anni ci sono serviti per crescere come società”.

In questi dieci anni sono arrivate tante soddisfazioni: qual è il momento a cui sei più legato?
“Sono due, uno da giocatore e uno da presidente: il primo è la vittoria del campionato di Serie C2, arrivata dopo uno spareggio inaspettato, perché è l’anno che ha cambiato questa società. E’ stato sicuramente un momento altissimo di questa società, che porterò per sempre dentro di me come giocatore e che ci ha regalato una grandissima soddisfazione.
Quello da presidente è invece la vittoria del campionato di Serie C1, anche questa inaspettata perché arrivata nell’anno dove c’erano meno pressioni, ma comunque con un’ottima base tra giocatori e staff tecnico. E’ stato un campionato tirato, dove abbiamo perso solo due partite, ma che soprattutto nel finale di stagione ho avuto la consapevolezza di poterlo vincere. Questa è sicuramente una vittoria che mi rimarrà nel cuore”
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Invece c’è un ricordo o un momento brutto, che vorresti rivivere per poterlo cambiare?
“Ovviamente ce ne sono diversi di momenti brutti, ma sicuramente la scelta di dover rinunciare al campionato nazionale dopo aver centrato la salvezza è uno dei più grandi: abbiamo realizzato di aver sbagliato qualcosa nel percorso di avvicinamento alla B e sicuramente avrei investito di più nelle due giovanili che avevamo, l’Under 21 e la Juniores. Sul piano dei risultati invece, mi piacerebbe poter rigiocare la finale di Coppa Piemonte persa contro il Castellamonte.

In questi giorni erano previsti dei festeggiamenti che ovviamente sono stati rimandati: appena sarà possibile, come si festeggerà?​
“Non sappiamo quando si potrà festeggiare e purtroppo non dipende da noi: sicuramente si festeggerà nel modo migliore non appena sarà possibile e l’idea è quella di ripercorrere questi dieci anni con una partita con tutti i giocatori passati da questa piazza: anche questo sarà un modo per portare entusiasmo in città e per ripartire dopo questo periodo. Sarà un bel momento, perché potremo rivedere tutti quei giocatori con cui abbiamo condiviso questo percorso e ripensare a questi dieci anni”.

Come sarà la Futsal Savigliano dei prossimi anni e quali saranno gli obiettivi per il futuro?
“Per i prossimi tre anni, che sono la durata del mio mandato, si proseguirà su questo percorso intrapreso la scorsa stagione, per garantire una base solida di giovani qualora riuscissimo a tornare nel campionato nazionale. Sicuramente dovremo essere bravi a correggere gli errori fatti in passato, con l’ambizione prima o poi di tornare in Serie B: se si lavorerà bene credo che qualche possibilità ci potrebbe essere nei prossimi anni”.

Ufficio Stampa Futsal Savigliano

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