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Pettavino: «Futsal Savigliano mai così unita»

Il presidente della Futsal Savigliano Alberto Pettavino può essere ben soddisfatto dopo l’esaltante avvio di campionato della sua squadra

Siamo solo all’inizio: tre giornate sono troppo poche per raccontare un’intera stagione. Ma
possono “bastare” per raccontare una realtà, un progetto, un’ambizione. Soprattutto se quanto scritto fino a questo momento va ampiamente oltre le aspettative anche di chi, da anni, spende energie ed entusiasmo affinché questa storia abbia un lieto epilogo. Il presidente Alberto Pettavino è innamorato pazzo della sua Futsal e, oggi, lo è anche più del solito. Ma non (solo) per le tre vittorie in altrettante gare contro squadre più blasonate della sua: a renderlo particolarmente felice è l’aria che respira nello spogliatoio, la fame che vede in campo, i sorrisi che caratterizzano tutti i momenti “extra calcistici”. «Questa squadra è compatta, cattiva, ha tanta voglia di dimostrare e di vincere: nei sette anni della mia presidenza posso dire di non aver mai avuto un gruppo così unito. In estate abbiamo scelto di ringiovanire la rosa mettendo a disposizione del tecnico giocatori meno formati, che devono essere “plasmati”, che bisogna aiutare a crescere, a fianco dei quali abbiamo confermato qualche “vecchietto”». Qualcuno aveva parlato di squadra indebolita, «sì, forse rispetto alla scorsa stagione, scorrendo la rosa, può sembrare, ma la scelta è stata ponderata e assolutamente condivisa con il tecnico Gotta con cui c’è un accordo a lungo termine, un progetto di (almeno) tre anni». Lui è stato il primo a essere confermato, «Non potrei desiderare un tecnico migliore, Gotta è stato certamente il primo e fondamentale acquisto che io ho fortemente voluto già lo scorso anno: è la persona giusta per noi, in particolare per il nostro progetto è l’uomo perfetto. E, soprattutto nell’ultima gara, ho visto le sue mani e la sua testa in campo: credo che lui qui a Savigliano abbia la tranquillità necessaria per lavorare al meglio».
Quale obiettivo vi siete dati a inizio stagione?
«La salvezza è il nostro primo obiettivo, poi sarà il campo a dire chi siamo. Questa squadra
è una scommessa, mi sembra di rivedere un po’ il gruppo che c’era a Savigliano quando io
ero tra i giocatori. C’è tanta voglia di dimostrare, ma allo stesso tempo non c’è l’ansia da
prestazione, non ci sono pressioni sui risultati. E questo, almeno fino a oggi, sta garantendo anche più costanza di risultati rispetto al passato»
. Pettavino vede una squadra che rispecchia esattamente quello per cui ha lavorato tanto, giocatori che hanno un futuro dinnanzi a loro insieme a giocatori pieni di esperienza; ha il tecnico che voleva e i risultati di questo inizio di stagione sono già una ciliegina sulla torta. «L’unico difetto? Siamo un po’ corti, ma per questo c’è il mercato invernale…».
Un occhio al campionato: quali sono le squadre da temere?
«Nutro sempre grande rispetto nei confronti di tutti gli avversari, ma in particolare mi
preoccupano quelle squadre che vivono questo campionato da molti anni: Top Five,
I Bassotti, Castellamonte. La nostra verità uscirà da questi incontri. Tra le squadre già
affrontate il Val d’Lans è quella che mi ha impressionato di più, anche l’Avis Isola è un bel
gruppo. Guardando il Real Canavese ho rivisto un po’ noi negli anni passati…»
.
É presto per fare nomi, ma ti aspettavi un Edoardo Piazza così?
«Piazza è il nostro uomo in più, è quell’asso nella manica che come società abbiamo sempre cercato e che Savigliano aspettava da tempo. Credo che lui incarni perfettamente il
nuovo spirito della Futsal, quella voglia di vincere che va oltre la voglia di migliorarsi
tecnicamente, tanto che, in passato, mi ha sempre impressionato più degli altri anche se
magari non era il più forte tra i giocatori in campo. E mi sembra che il suo atteggiamento
stia diventando già molto contagioso…»
.
Un inizio perfetto, la vetta della classifica, l’atmosfera giusta in campo, nello spogliatoio e
a cena, o all’immancabile aperitivo post gara: un momento d’oro per Alberto Pettavino e la
sua Futsal, che adesso dovranno separarsi per un breve periodo a causa di un’operazione
che terrà il presidente lontano dal campo nel prossimo periodo. «Ma seguirò ogni gara e
ogni evoluzione “live”, senza dubbio»
. Con la testa, ma soprattutto con il cuore. Come fa
ogni presidente, primo, entusiasta tifoso della sua (vincente) realtà.

Silvia Campanella

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