Serie A

Presentazione Luparense, ecco i fuochi…scaramantici

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Giovedì sera di gala per i campioni d’Italia della Luparense che si presenteranno di fronte al loro pubblico in vista della stagione ormai alle porte

A metà tra orgoglio e scaramanzia, la Luparense toglie i veli e attende il caloroso abbraccio del tifo veneto in quel che sarà l’evento della settimana, “Lupi sotto le stelle”, ovvero la presentazione ufficiale della società che porta lo scudetto sul petto. Giovedì sera, presso lo stadio Gianni Casée di San Martino di Lupari, il team più titolato d’Italia si metterà in mostra al cospetto del suo pubblico e accenderà i riflettori in particolare sugli otto nuovi acquisti che dovranno difendere il tricolore e, soprattutto, tenere alta la bandiera italiana in UEFA Futsal Cup, laddove i veneti affronteranno anche il Barcellona nel girone di Main Round ospitato proprio dalla Luparense. Tra esibizioni e animazione, la serata si concluderà con l’attesissimo spettacolo pirotecnico, sulla falsariga di quanto successo esattamente un anno fa e con la speranza, tra il serio e lo scaramantico, che si possa ripetere la memorabile stagione 2016/17.

Sul piano squisitamente tecnico, invece, i ragazzi di David Marin proseguono nella loro preparazione e nel weekend hanno affrontato i vicentini del Cornedo in un test amichevole concluso con una netta vittoria per 7-2. Di Mello, Rafinha, Ramon, Drago, Taborda, Jefferson e Revert le marcature per i Lupi, mentre la formazione di Albertini, che punta a un campionato da rivelazione nel girone B di serie B, è andata segno con l’ex Carmagnola Aalders e con Donin. Soddisfatto, ma non del tutto, il tecnico madrileno: «Abbiamo fatto un gradino in più rispetto a sette giorni fa: la squadra va e sta assimilando gli schemi. In settimana stiamo lavorando a palla ferma per concentrarci sulla fase difensiva. Siamo partiti bene, poi abbiamo perso un po’ di concentrazione per qualche fallo o per qualche spinta in più che hanno alzato un po’ il clima. Non dobbiamo distrarci: in campionato ci sta che un’avversaria possa metterla su questo piano, giocando la carta del nervosismo. Noi non dobbiamo lasciare il gioco e ho visto azioni fluide e buone combinazioni. E’ la strada giusta».

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