Raul Rocha in un contrasto con Borruto (Foto: Paola Libralato)
“È arrivato il momento di salutarci. Sono state due stagioni pieni di emozioni, due salvezze dirette e una semifinale Coppa Italia quando nessuno ci credeva” comincia così l’addio sui social di Raul Rocha al Todis Lido di Ostia e, molto probabilmente, anche alla serie A “Sono arrivato in Italia come un ragazzino che pensava di saper giocare a calcio a 5, esco come un giocatore pronto per seguire il mio sogno”.
Sul suo navigatore, con ogni probabilità, ha già inserito Pamplona, destinazione Pabellon de Anaitasuna, sede delle partite casalinghe dello Xota.
Giunto in Italia giovanissimo, nel 2017, a soli 20 anni, dopo aver militato nelle fila del Flamengo e del Botafogo, Rocha si mette subito in mostra in serie A2 nell’Orte. L’anno dopo arriva la chiamata della Lazio, nella massima serie. Nonostante la sfortunata stagione delle aquile, il laterale di Rio si mette in mostra per la sua dinamicità e la sua tecnica sopraffina. Roberto Matranga lo vuole con sé a tutti i costi e riesce a strapparlo alla concorrenza, portandolo al Lido di Ostia, dove, in due stagioni, realizza 31 reti.
Ma ora c’è la Spagna che chiama, la ricca Primera Division oggetto del desiderio di tanti affermati campioni. Ciao Raul… e grazie, perché è anche grazie alle tue magie se oggi siamo un po’ più innamorati di questo sport. Adios.
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