Ha da poco spento le 59 candeline, ma forse per Sergio Tabbia questo è un compleanno particolare: «Rimango a casa come tutti dovrebbero fare, perché è solo così che ne possiamo uscire». Una vita passata sui parquet nazionali con un tricolore soltanto accarezzato con l’Asti nella stagione 2012-2013 e svanito nella semifinale contro la Marca, l’attuale allenatore dell’Avis Isola, impegnato nel girone B di serie C2 piemontese, non vede una ripresa immediata dell’attività agonistica: «E’ molto difficile che si possa tornare in campo in questa stagione. Ricordiamoci che apparteniamo al mondo dei dilettanti e se i professionisti faticano a riprendere anche solo ad allenarsi, figuriamoci tutto quello che viene dopo». Con questa situazione ecco le possibili soluzioni da attuare: «La prossima stagione sarà una replica di questa. Si ricomincia tutto da capo, partendo dalla prima giornata ma naturalmente bisognerebbe andare incontro alle società magari non facendo pagare per intero la quota d’iscrizione».
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