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Top Five NextGen, Vitali soddisfatto: «Un percorso appagante»

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Si è chiusa con notevole soddisfazione la stagione di coach Vitali e dei suoi gruppi Allievi e Giovanissimi del Top Five

Allenare il settore giovanile è senza dubbio tra i compiti più delicati per un qualsiasi tecnico. Convincere ragazzi (e genitori) che davvero il risultato è l’ultima tra le cose più importanti non è sempre facile. Certo, se poi capita anche di riuscire a coniugare apprendimento e risultati la soddisfazione non può che essere raddoppiata. E lo sa bene Nico Vitali, responsabile tecnico del Top Five Allievi e Giovanissimi che proprio con i più grandicelli ha vinto al fotofinish il Trofeo Piemonte e Valle d’Aosta: «Certamente è stata una bella soddisfazione, anche perché i risultati aiutano ad acquisire fiducia e autostima. Nelle ultime gare ha giocato molto l’emotività, nella sfida diretta con l’Atletico Taurinense e nell’ultimo match con la Rhibo i ragazzi sono stati bravi ad uscirne, dimostrando un bel passo avanti nel loro percorso di crescita. Senza dubbio l’aspetto che più sta a cuore a me e alla società. Vincere il Trofeo è stato il coronamento di un percorso iniziato molto tempo prima, un lavoro che i ragazzi hanno eseguito al meglio, costruendo settimana dopo settimana le loro competenze tecniche e tattiche. Anche se, in ogni caso, nella prima fase la squadra si era comunque comportata bene, giocando ottime partite e sfiorando la qualificazione ai playoff per il titolo regionale».

Un percorso in gran parte simile è stato quello svolto anche con i Giovanissimi, sempre in collaborazione stretta con Davide Gandolfi, molto più che un eccellente preparatore dei portieri: «Non c’è dubbio. Dopo un’ottima prima fase, nella seconda abbiamo pagato un po’ il gap fisico e qualche infortunio di troppo. Ma credo sia stato tutto utile a comprendere che sia necessaria qualcosina in più per affrontare campionati di un certo spessore. In ogni caso sono pienamente soddisfatto anche di loro, il fatto poi di allenare entrambe le categorie ha agevolato l’inserimento dei più piccoli quando c’era necessità di averli con gli Allievi. Apprezzo molto i contesti in cui si cerca la continuità nel miglioramento, in cui la disponibilità dei ragazzi e lo spirito collaborativo della società siano aspetti basilari».

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