
Beffa da 60 milioni per l'Inter: Inzaghi a gamba tesa (Screen Ig @cronache_di_spogliatoio) - Futsalnews24.com
La Juventus in crisi sul mercato estivo: problemi e rifiuti complicano i piani per la dirigenza bianconera
Sono giorni difficili per la dirigenza bianconera: il rifiuto di Timothy Weah al Nottingham Forest ha fatto saltare una doppia cessione che avrebbe coinvolto anche il trasferimento di Samuel Mbangula, mentre la possibile permanenza di Dusan Vlahovic, in scadenza di contratto, rischia di compromettere l’operazione Jonathan David, mettendo la Juventus in seria difficoltà sul fronte mercato.
Se la volontà del serbo, senza offerte convincenti, è quella di rimanere a Torino da “separato in caso”, il reparto dirigenziale dovrà trovare soluzioni alternative per proseguire l’assalto all’attaccante canadese, e la soluzione potrebbe essere quella di contare sulla cessione di due innesti che hanno disatteso le aspettative del club: Nico Gonzalez e Douglas Luiz.
Diverso è il discorso riguardante il caso di Weah. Il no del figlio d’arte è stato un fulmine a ciel sereno per la Juventus: la doppia cessione avrebbe portato nelle casse della Vecchia Signora 23 milioni di euro, una cifra che, se inserita a bilancio entro il 30 giugno, avrebbe consentito al club di contenere il passivo per il 2024-25 e affrontare con più margine le trattative estive. Per questo, la scelta del calciatore statunitense pesa non solo dal punto di vista economico, ma anche sul piano strategico.
Juventus, mercato in crisi: sfuma la doppia cessione
Juventus e Nottingham Forest avevano raggiunto un’intesa per la doppia cessione di Weah e Mbangula per un totale di 23 milioni di euro: per l’esterno statunitense classe 2000 la valutazione era di 15 milioni, mentre il cartellino del belga nato nel 2004 era stato fissato a 8 milioni. Weah voleva giocare la Champions League, ma con il Nottingham non avrebbe potuto, non essendosi qualificato. Un rifiuto che ha complicato ulteriormente le cose: il club inglese ha deciso di bloccare anche la trattativa per il belga.

Il rifiuto del calciatore statunitense ha scatenato diverse polemiche, ma a difendere l’esterno offensivo ci ha pensato Badou Sambague, agente del giocatore, con un attacco molto duro alla società bianconera: “Weah è un giocatore ed un compagno di squadra fantastico. Vedere gente comportarsi in questo modo per soldi ed egoismo mi ha deluso molto.”
“È una vergogna. Finché sarò qui nessuno spingerà uno dei giocatori che assisto ad andare a destra o a sinistra come una marionetta. Sono contento che Tim abbia un’ottima preparazione ed una personalità tale da restare concentrato sulla partita”, ha continuato l’agente di Weah.
Una situazione di stallo che induce a profonde riflessioni. Il caso Weah ha messo in luce un problema grave: l’assenza di un direttore sportivo, figura che avrebbe certamente evitato questa situazione. L’uscita di Cristiano Giuntoli non è stata seguita dall’ingresso di un sostituto, e il nuovo direttore generale Damien Comolli non può certo farsi carico anche di questi compiti. Ora questa riflessione dovrebbe comportare un cambiamento necessario nell’organigramma bianconero.