
Milan, delusione preannunciata (www.futsalnews24.com - X B/R Football)
Il Milan adesso si trova in una situazione veramente molto diffiicile: perché si tratta di un disastro preannunciato.
Il Milan non ha iniziato la nuova stagione nel migliore dei modi. Purtroppo, il club rossonero ha subito una sconfitta pesante a San Siro contro la Cremonese, portando Allegri a fare registrare in maniera fin troppo anticipata la prima sconfitta della sua seconda esperienza da allenatore a Milano.
La stagione è lunga, lunghissima, tuttavia questo risultato è già stato sufficiente per allarmare tifosi e addetti ai lavori. Del resto, è vero che il Milan ha apportato numerosi cambiamenti e venduto svariati giocatori nell’arco di questa sessione di calciomercato estivo, ma ha anche ceduto giocatori importanti in ruoli delicatissimi.
In un certo senso, per questo e non solo, possiamo dire che questa deludente sconfitta potrebbe essere l’ennesimo campanello d’allarme che a Milanello farebbero bene anon ignorare per non ritrovarsi in guai persino peggiori.
Milan, sconfitta pesante: scatta l’allarme
Il Milan ha perso una partita contro la Cremonese a San Siro che ad oggi risulta essere una sconfitta pesantissima non tanto per il risultato, quanto per le aspettative iniziali della squadra di Massimiliano Allegri. Dopo i deludenti risultati delle ultime stagioni e l’ingaggio di Massimiliano Allegri, dai rossoneri ci si aspettava sicuramente di più. Il problema non sta tanto nella sconfitta incassata, che può capitare e che è inoltre arrivata senza Leao (infortunato).

Ma la gestione del mercato sicuramente fa riflettere. Con gli addii di Reijnders e Theo Hernandez, cessioni che hanno fruttato un sacco di soldi al club e che hanno scoperto la rosa milanista in ruoli delicati come quello del centrocampista centrale e del laterale sinistro, è comprensibile il fatto che i tifosi siano rimasti più che delusi dagli acquisti in entrata (specialmente dal punto di vista del terzino). Manca ancora una settimana alla fine del mercato, tuttavia è chiaro che la squadra allenata dall’ex tecnico della Juventus pecca innanzitutto di strategia a livello di calciomercato, e poi sembra mancare anche di interesse verso una società che ha vinto due scudetti e tre Supercoppe italiane dal 2010/11 in poi.
Meno di quanto conquistato dall’Inter e dal Napoli, e decisamente meno di ciò che è stata capace di fare la stessa Juventus. Insomma, va bene puntare sui giovani e anche non spendere cifre astronomiche e alquanto casuali, tuttavia evidentemente di lavoro da fare per riportare il Milan al vertice del calcio italiano ed europeo ce n’è ancora parecchio. E la mentalità dei piani alti, magari, è la prima cosa che dovrebbe cambiare.