
Caos Milan, prima giornata a rischio: interviene il Governo - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Dopo un’estate rovente dal punto di vista del mercato, il Milan di Max Allegri si prepara per l’esordio in campionato contro la Cremonese. La situazione però è sfuggita di mano, tanto da coinvolgere il governo.
Se l’estate di molte big italiane è stata un labirinto di incertezze e occasioni mancate, quella del Milan ha brillato per coerenza, precisione e lungimiranza. In pochi avrebbero scommesso su una finestra di mercato tanto efficace da parte dei rossoneri, che invece sono riusciti a centrare pienamente l’obiettivo di rendere la rosa più completa e competitiva, pur mantenendo l’equilibrio a bilancio. Gran parte del merito va a Massimiliano Allegri e al ds Igli Tare, artefici di un mercato chirurgico, fatto di rinunce dolorose ma necessarie e colpi intelligenti e funzionali al progetto tecnico.
Il nuovo Milan non è stato costruito sull’onda dell’emozione, ma su basi solide: via alcuni profili poco adatti allo stile richiesto, dentro giocatori più duttili, più esperti o più giovani, ma sempre con una visione chiara. Un mix di esperienza e prospettiva, con investimenti oculati che hanno alzato il livello medio della rosa. La prima risposta concreta è arrivata già nel debutto ufficiale della stagione: un secco 2-0 al Bari in Coppa Italia, con una prestazione convincente sia sul piano tecnico che tattico. Un segnale forte, che conferma quanto la strada intrapresa sia quella giusta. Eppure, nonostante i risultati positivi e un progetto che sembra finalmente aver trovato il suo baricentro, qualcosa si è incrinato sul fronte del tifo organizzato.
Curva in silenzio e stadio a metà: la protesta degli ultrà rossoneri scuote l’ambiente
Durante la partita contro il Bari, vinta 2-0 in un clima sportivo apparentemente disteso, un dettaglio ha colpito tutti: l’assenza di striscioni, cori e bandiere nel secondo anello blu di San Siro, cuore storico del tifo organizzato rossonero. Una protesta silenziosa ma evidente, che affonda le radici nei provvedimenti presi dalla società contro alcuni esponenti della curva, attualmente coinvolti in procedimenti giudiziari. Il club ha infatti deciso di non rinnovare gli abbonamenti a diversi membri storici del tifo organizzato, una scelta che ha portato a una frattura con la tifoseria. Il caso ha rapidamente superato i confini dello stadio, finendo anche sui tavoli della politica.

A commentare la situazione è intervenuto il leader della Lega Matteo Salvini, che non ha nascosto il suo legame con l’ambiente milanista: “Se hanno bisogno di un parere, visto che ho fatto il ministro dell’Interno e conosco il fronte società e il fronte curve, sono a disposizione, anche perché i contatti con la tifoseria rossonera ce li ho quotidianamente”. Una dichiarazione che mostra quanto la vicenda stia assumendo contorni sempre più ampi e delicati. Al momento, non si intravedono soluzioni rapide. Il rischio è che il gelo tra curva e società possa continuare anche nelle prossime partite, generando un clima surreale in casa Milan, proprio nel momento in cui la squadra sembra finalmente pronta per una stagione da protagonista.