
Comolli si è superato, Inter asfaltata: 126 milioni (Foto Instagram - futsalnews24.com)
Mercato ribaltato: Juventus avanti, Inter ferma. Il nuovo dg bianconero Damien Comolli rilancia le ambizioni della Signora
In un mercato che sembrava piatto e privo di vere scintille, Damien Comolli ha cambiato il copione nelle ultimissime ore a disposizione, piazzando due colpi di peso: Zhegrova e Openda. Due innesti di qualità e personalità, che non solo alzano il livello tecnico della Juventus, ma lanciano anche un segnale forte a tutta la Serie A.
Non si tratta di semplici acquisti, ma dei primi tasselli di una vera e propria rivoluzione bianconera. Comolli, arrivato con idee chiare e mano ferma, sta ridisegnando l’identità della squadra con scelte coraggiose e mirate, adesso l’Inter può solo inseguire.
Rivoluzione Comolli: Inter staccata di netto
Damien Comolli ha preso le redini della dirigenza bianconera e sembra aver già lasciato il segno. Con una strategia finanziaria e tecnica chirurgica, il nuovo direttore generale ha rimesso ordine nella macchina juventina, portandola al secondo posto nella classifica dei costi rosa in Serie A – seconda solo al Napoli – per una cifra che ammonta a 235 milioni di euro. Un dato che, letto accanto ai 194 milioni dell’Inter, significa solo una cosa: +41 milioni di investimento diretto nella rosa.

Dall’altra parte c’è l’Inter, che dopo anni di spese elevate ha scelto un profilo più prudente. Il club ora gestito da Oaktree presenta il monte ingaggi più alto del campionato – 141 milioni, circa 20 milioni in più della Juve seconda – , ma sconta una politica di mercato meno aggressiva: pochi acquisti onerosi e ammortamenti in netta discesa, conquistando solo il sesto posto in Serie A. Il risultato? Una rosa che costa meno rispetto a quella bianconera e che, numeri alla mano, è stata “asfaltata” in termini di investimento.
Rispetto all’Inter, la Juve ha voltato pagina. Nonostante un costo della rosa sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, i bianconeri hanno mantenuto il primato negli ammortamenti – tra i club che ammortizzano i costi in parti uguali sul numero di anni di contratto – e il secondo monte ingaggi più alto in Serie A. In pratica: la Juve continua a investire in modo deciso, ma con una struttura sostenibile.
Comolli, subentrato in un momento di transizione, ha dato una direzione precisa: giocatori funzionali, profili internazionali, e controllo totale della spesa. Una strategia che ha dato frutti concreti.
Tuttavia, dal canto suo l’Inter perde posizioni: quarta in classifica, con un costo della rosa sceso a 194 milioni di euro. Con una gestione ancora influenzata dalle dinamiche Oaktree, la Beneamata si ritrova ora fuori dal podio dei costi rosa: scavalcata persino dal Milan, al terzo posto e che tocca quota 197 milioni, mantenendo un bilancio più equilibrato tra stipendi e ammortamenti. Mentre in cima alla classifica c’è il Napoli, con 240 milioni di euro di costo totale della rosa, frutto dei due mercati “pesanti” dell’era Conte.