Dal Mondo

Dagli allenatori ai procuratori: la riforma del futsal ecco perché non piace

Pubblicato

su

L’ufficialità della riforma del futsal ha ampliato il malcontento che serpeggiava soprattutto tra gli allenatori, giocatori e procuratori

Il presidente della Divisione Calcio a 5 ha ufficializzato la riforma del futsal italiano. Il Consiglio Direttivo ha messo nero su bianco le riforme che saranno esecutive a partire dalla prossima stagione con una svolta epocale per il movimento. Le “scelte impopolari” che Bergamini sosteneva sono arrivate così come anche le reazioni. In primis gli allenatori hanno scritto una lettera unificata direttamente alla Divisione Calcio a 5 manifestando il loro malcontento per una riforma che non ha basi solide vista anche l’assenza di una formazione continua e costante dei tecnici da inserire nelle categorie giovanili di ogni società.

Anche i diretti interessati, ovvero i giocatori non formati, hanno commentato negativamente le scelte della Divisione in quanto il loro impiego subirà delle restrizioni che renderà più vincolante il tesseramento in una società. Da non sottovalutare nemmeno gli accordi pluriennali già stipulati con giocatori non formati che dalla prossima stagione non potranno più scendere sul parquet. Ultimo tassello è quello dei procuratori che di fatto con questa riforma limiterà il loro raggio d’azione.

 

Exit mobile version