Fabio Zamburlin, uno dei tanti volti nuovi del nuovo corso della Domus Bresso (foto: Andrea Lusso)
E’ stata una delle note stonate della passata stagione, ma adesso Christian Maccarone vuole ritornare far suonare a dovere la sua orchestra. Benvenuti nella Domus Bresso 2.0. Un nuovo allenatore e un nuovo organico. Difficile fare peggio della passata stagione, anche perché significherebbe retrocessione. La penultima peggior difesa del girone è stato uno dei tanti dati allarmanti, tanto che il mercato in entrata è stato sinonimo di rivoluzione. Alessio Battaia è una garanzia, soprattutto se viene lasciato lavorare in tranquillità con i suoi ragazzi. Dal Bergamo non è riuscito a portare con sé Yuri Di Gregorio che alla fine non ha resistito alle avances dell’Elledì Carmagnola, ma si è consolato con Stefano Ferrari e Matteo Previtera. Nel frattempo il patron Maccarone non si è affatto risparmiato. A partire dall’estremo difensore grazie allo sbarco di Fabio Zamburlin, per passare poi ai giocatori di movimento come l’ex L84 Andy Dragone, e ai ritorni di Beppe Surace, Simone Villa e Cristian Battaia, per concludere nella zona realizzativa con l’esperienza garantita da Luigi Marrone. Adesso la parola passa al parquet.
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