
Addio a un bomber (www.futsalnews24.com)
Purtroppo, il calcio è chiamato a dire addio a un grande bomber, la perdità è davvero gravissima: di chi stiamo parlando.
Il calcio è un mondo straordinario, che coinvolge tantissimi tifosi e veramente un sacco di appassionati, senza considerare i moltissimi addetti ai lavori che si occupano di parlare delle imprese o dei momenti di difficoltà del club del momento. Talvolta, però, capita di essere costretti a dover affrontare situazioni veramente terrificanti anche soltanto da immaginare.
E infatti, purtroppo, non c’è più un bomber indimenticabile per molti tifosi che lo hanno vissuto in prima persona, essendosene andato troppo presto dopo aver fatto esultare tantissime persone nel corso della sua carriera.
La perdita di cui vi stiamo parlando è gravissima, soprattutto perché parliamo non solo di un calciatore, ma anche di una persona che ha lottato a lungo per rimanere in vita e farlo con lo spirito e gli stimoli migliori possibili.
Addio a un grande bomber del calcio: perdita incolmabile
Il mondo del calcio dice addio con estremo dolore a Tom Youngs, che se n’è andato a soli 45 anni. L’ex campione è deceduto all’Hospice St Nicholas di Bury St Edmunds, in Inghilterra, e lascia la moglie Chelle e le figlie Orla e Hannah. Ha lottato come un leone per 11 anni, da quando gli è stata diagnosticata la sclerosi multipla, cercando di vivere ogni giorno nella maniera più intensa e felice possibile, proprio come ha fatto anche da calciatore. La vita, però, sa essere tanto dolce quanto crudele.

E dolce è stata anche con Tom Youngs, malgrado tutto, regalando all’uomo anni indimenticabili attraverso la sua partecipazione al calcio giocato. Ha iniziato la sua lunga carriera nel Cambridge United, per poi giocare per diversi club negli anni a venire; parliamo del Northampton, il Leyton Orient, il Bury e lo Stafford Rangers. Capocannoniere del Cambridge United per due stagioni consecutive, è stato costretto ad appendere gli scarpini al chiodo dopo un grave infortunio all’anca nel 2011, precisamente durante una partita con il Mildenhall Town.
Dopo il ritiro, però, non si è dato per vinto ed è rimasto nel mondo del calcio come assistente allenatore del Mildenhall Town. Ha anche conseguito una laurea in giornalismo sportivo alla Staffordshire University. Una lunga e intensa carriera, la sua, con Youngs che non ha perso tempo né prima né dopo la grave malattia, sfruttando le sue energie al massimo per vivere tutta la sua vita privata e professionale al meglio delle sue possibilità. Adesso non c’è più, ma il suo ricordo rimarrà per sempre: di calciatore e uomo, parole che in questo caso meriterebbero eccome l’iniziale maiuscola.