
Il dramma di Quagliarella, la rivelazione mette i brividi: "Sto male" (Instagram Quagliarella) - Glieroidelcalcio.com
Fabio Quagliarella racconta il dramma che ha dovuto vivere per diversi anni: l’ex attaccante sta ancora male al solo pensiero
Un incubo. Il buio che ti attanaglia e non ti fa andare avanti. Fabio Quagliarella lo ha conosciuto, lo ha vissuto in prima persona, ha visto la sua vita e la sua carriera condizionate.
L’ex attaccante – tra le tante – di Juventus, Napoli e Sampdoria per anni ha dovuto fare i conti con le minacce di uno stalker, un susseguirsi di episodi che hanno rovinato anni interi della vita e della carriera di Quagliarella. Torna proprio a quei momenti l’ex calciatore di Castellammare di Stabia che, soltanto quando lo stalker è stato condannato, ha potuto raccontare la sua verità e spiegare il dolore che si portava dentro.
Quagliarella fu costretto, infatti, a lasciare il Napoli – la sua squadra del cuore – per fuggire dallo stalker, per mettere più distanza possibile tra sé e quell’uomo che da dentro casa stava rovinandogli la vita. Un addio che fu oggetto di critiche anche feroci da parte della tifoseria partenopea, anche per la scelta di trasferirsi alla rivale di sempre Juventus. La pace fu siglata qualche anno dopo, quando uscì l’intera vicenda e il pubblico del Maradona ‘perdonò’ Quagliarella con un lunghissimo e caloroso applauso.
Quagliarella e il ricordo dello stalker: “Sto ancora male”
In un’intervista al Corriere della Sera, Quagliarella ricorda quei tristi momenti. Torna agli anni bui delle minacce da parte di “un amico che frequentava casa” e aggiunge: “A ripensarci ogni volta sto male. Uno che di mestiere faceva il poliziotto postale”.

Un ricordo che non è facile da cancellare: “Traumatizzante, doloroso. Forte. Ci sono pacchi di lettere a casa dei miei genitori a ricordarmi cosa ho passato, l’incubo che vivevo”. L’ex calciatore continua nel suo racconto, rivive quelle sensazioni terribili: “Papà aveva messo le lettere una sull’altra – le sue dichiarazioni -, sono alte più di un metro. Le rileggeva ogni volta per capire chi potesse essere l’autore. Ce lo avevamo in casa, fu lui a intuirlo”.
Una storia che ha cambiato la vita, tutto sembrava normale, mentre non lo era: “Nella mia vita un buco nero di otto anni“. Un buco dal quale Quagliarella è fortunatamente uscito, grazie anche alla giustizia che ha fatto il suo corso. Ed allora, visto che è tutto alle spalle l’ex bomber dai gol impossibili fa una promessa: “Prima o poi le brucerò quelle lettere”. Forse solo allora sarà davvero tutto finito.