
Milan, scandalo Ibra: rossoneri furiosi - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Il nome di Ibrahimovic è andato sempre più a finire nell’ombra negli ultimi mesi, eppure l’ultimo scandalo che lo ha coinvolto lo ha proiettato improvvisamente in prima pagina.
Doveva essere il simbolo del nuovo corso, il volto carismatico in grado di traghettare il Milan da una transizione complicata verso una nuova era vincente. Dopo l’ultima passerella in campo con la maglia rossonera, Zlatan Ibrahimovic è entrato nella dirigenza con un’aura da guru e il compito – almeno all’inizio – di influenzare le strategie sportive e manageriali del club. Il suo rientro in società, voluto con decisione da Gerry Cardinale, era stato presentato come un’operazione di immagine ma anche di sostanza: Zlatan avrebbe avuto voce in capitolo, interlocuzioni dirette con allenatore e giocatori, e un peso nelle decisioni di mercato. Tuttavia, nei mesi successivi, le cose sono cambiate. Il peso di Ibrahimovic all’interno della struttura operativa del club è apparso via via sempre più ridimensionato.
L’arrivo di figure come Massimiliano Allegri, chiamato a gestire la rinascita tecnica, e Igli Tare, scelto per riportare competenza ed esperienza nell’area sportiva, ha inevitabilmente spostato il baricentro decisionale altrove. Zlatan è diventato una presenza più simbolica che operativa, spesso assente durante i momenti caldi del mercato e lontano dalle stanze dove si prendono le decisioni cruciali. In questo clima già denso di tensioni e malcontento, le ultime immagini postate da Ibrahimovic sui social non hanno fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Lo svedese si è mostrato in una vasca a cielo aperto a Ubud, Bali, località balneare tra le più esclusive del sud-est asiatico. Foto patinate, sguardo compiaciuto, un momento di relax che però ha urtato – e non poco – la sensibilità dei tifosi e, secondo indiscrezioni, anche di alcuni dirigenti del club.
Il Milan arranca sul mercato, mentre Ibra si gode Bali: scoppia la bufera sui social
In un momento delicatissimo per il Milan, che sta cercando di costruire una squadra competitiva tra mille difficoltà, le foto tropicali di Ibrahimovic sono apparse come uno schiaffo morale. Il club è nel pieno di una fase di ricostruzione, dopo un’annata deludente e con una rosa da rifondare. La dirigenza, con Allegri in panchina e Tare al lavoro sui tavoli delle trattative, sta faticando enormemente a chiudere affari concreti. I nomi che circolano sono pochi, i budget limitati, e l’ambiente è già irrequieto per l’assenza di veri colpi. In questo contesto, la vacanza balinese di Zlatan ha suscitato indignazione e sarcasmo. Sui social, i commenti dei tifosi rossoneri sono stati durissimi. Fa tutto tranne qualcosa per il Milan – ha scritto un utente su X, mentre un altro ha rincarato la dose: “Che ci rimanga… per quello che ha fatto e per quello che lo hanno relegato (per fortuna) a fare…”.

Il tono generale è quello della frustrazione che esplode: “300 giorni di vacanze all’anno, poi torna e gioca a fare il capo di sto ca**o”, ha aggiunto qualcuno. Ma il commento più pungente, che mette in relazione l’uscita pubblica di Ibrahimovic con le ultime vicende rossonere, è quello che lo accusa direttamente: “Qui è andato a festeggiare la retrocessione di Milan Futuro di sua completa responsabilità”. La realtà, oggi, è che Ibrahimovic appare sempre più ai margini del progetto Milan. Il suo ruolo è sfumato, la sua voce sembra pesare meno nelle stanze che contano. E la sensazione, tra i tifosi e forse anche dentro la società, è che lo svedese stia vivendo questo incarico più come un lusso accessorio che come una vera responsabilità. Un’immagine – quella dalla piscina di Bali – che rischia di rimanere impressa come simbolo della distanza crescente tra Ibra e il cuore del Milan.