Editoriale

Nazionale Under 19, chiuso un ciclo dal destino beffardo

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La delusione per la spedizione della Nazionale Under 19 nel Main Round di qualificazione all’Europeo lascia dubbi sul reale valore del nostro movimento giovanile

Difficile da assimilare, soprattutto quando dietro ad una sconfitta ci possono essere segnali che vanno dalla parte opposta di quelli auspicati. Il Main Round di qualificazione all’Europeo della Nazionale Under 19 ci ha insegnato che forse il nostro movimento giovanile non è proprio come l’avevamo immaginato. Il percorso del Commissario Tecnico Carmine Tarantino non può essere giudicato sulla base di un paio di giorni di luna storta, così come le qualità di un gruppo che sino al quadrangolare di Karlovac aveva fornito prestazioni straordinarie. Resta però un grosso passo indietro non poter prendere parte alla prima manifestazione continentale di categoria, soprattutto dopo aver constatato che le avversarie, seppur valide e rognose, non fossero superiori agli Azzurrini. Anzi. La gara d’esordio con l’Inghilterra è stata una doccia gelata ma avrebbe potuto essere dimenticata in fretta senza quel disastroso secondo tempo contro la Slovacchia, avversario per altro battuto due volte in amichevole lo scorso novembre a Novarello. E l’effimero successo contro la Croazia non ha fatto altro che lasciare l’amaro in bocca per quel che poteva essere e purtroppo non è stato. Si chiude così un ciclo nella maniera più deludente, un ciclo decisamente poco fortunato se ripensiamo alla clamorosa esclusione dai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires decisa dal CONI. Main Round di qualificazione che ha mostrato come in tutta Europa il futsal a livello giovanile stia evolvendo e in qualche modo livellandosi verso l’alto, per quanto nobiltà e tradizione restino comunque valori importanti. Tra pochi mesi infatti, a Riga, le big continentali saranno tutte lì a lottare per il titolo. Tutte tranne una, purtroppo.

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