
Pagelle da incubo, Juve e Milan distrutte: Tudor e Allegri nei guai (Foto Instagram) - Futsalnews24.com
Terminato il mercato si fanno i primi bilanci. Juventus e Milan deludono: le pagelle per Tudor e Allegri sono da incubo
Juventus e Milan si sono approcciate alla nuova stagione di campionato tra tanti dubbi e interrogativi sul futuro. La passata stagione si è rivelata complessa per entrambe le big, che ora più che mai, sono chiamate a tornare a competere ad alti livelli.
Nonostante la qualificazione – agguantata all’ultimo giorno di campionato – , la Signora ha disputato una stagione di alti e bassi, culminata con l’esonero di Thiago Motta, arrivato con le migliori speranze per aprire un nuovo ciclo, ma licenziato dopo un rendimento in campionato troppo incostante e mediocre, e l’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League contro il PSV. Il subentro di Tudor ha calmato le acquee e ha assicurato ai bianconeri l’obiettivo minimo: il quarto posto, raggiunto a fatica.
Più complesso il discorso del Milan che ha iniziato la stagione con la guida tecnica di Paulo Fonseca, che ha perso il posto dopo un avvio di stagione più che deludente. Al suo posto l’arrivo di Sergio Conceição sembrava aver risolto i problemi. Il tecnico portoghese, appena arrivato, ha portato i rossoneri a conquistare la Supercoppa Italiana ai danni dell’Inter. Tuttavia anche la gestione del portoghese non ha dato i risultati sperati e la finale di Coppa Italia persa contro il Bologna, unita ad un avvilente ottavo posto, hanno fatto sì che la sua avventura si concludesse anzitempo.
Dopo un’annata negativa per motivi diversi, Juventus e Milan hanno chiuso il loro calciomercato, tuttavia il bilancio per queste due squadre dopo l’estate è negativo, adesso dovrà essere il campo a parlare.
Juventus e Milan, un mercato da dimenticare
Chiuso lo scorso campionato con la qualificazione in Champions agguantata all’ultima giornata, per la Juve di Tudor era fondamentale plasmare la squadra attorno al 3-4-2-1 disegnato dal tecnico croato. Tuttavia, dal mercato non sono arrivati i calciatori sperati: pochi acquisti e difficilmente funzionali al progetto, eccezion fatta per l’arrivo di David a parametro zero.

La dirigenza bianconera è sembrata più impegnata a liberarsi di Dusan Vlahovic e del suo ingaggio faraonico, piuttosto che a portare rinforzi di livello a Torino.
Per tutto il mercato è proseguito l’inseguimento a Kolo Muani, che comunque sarebbe stato un ritorno e non un volto nuovo. Un innesto che, di per sé, non avrebbe cambiato gli equilibri né l’ossatura della squadra. Archiviato il mancato arrivo del francese e chiarita la posizione dell’attaccante serbo, negli ultimi giorni di mercato la dirigenza ha finalmente dato nel finale una scossa a un’estate fin troppo immobile.
A Torino sono infatti approdati Edon Zhegrova, talentuosissima ala kosovara del Lille, e Loïs Openda dal RB Lipsia. Il primo prenderà il posto di Nico González, trasferitosi all’Atlético Madrid, mentre il secondo rappresenta un’alternativa sicuramente più economica a Kolo Muani.
Un mercato che, nelle fasi finali, ha cambiato rotta, portando in bianconero giocatori interessanti e potenzialmente funzionali all’attacco di Tudor. Tuttavia, l’assenza di rinforzi in difesa e il ritardo nelle operazioni non permettono di assegnare alla campagna acquisti un voto sufficiente. Voto: 5.
Per ciò che riguarda il Milan invece. Nell’estate della delusione, la presidenza ha deciso di cambiare tutta la dirigenza tecnica, affidando la panchina a Massimiliano Allegri e la direzione sportiva a Igli Tare. Un cambio radicale per cercare di riportare il Milan ai vertici del calcio italiano.
Tuttavia, il mercato si è aperto con tre cessioni eccellenti: Tijjani Reijnders, passato agli ordini di Guardiola al Manchester City per 55 milioni di euro, Malick Thiaw accasatosi al Newcastle per 35 e Theo Hernandez, approdato all’Al-Hilal sotto la guida di Simone Inzaghi. Partenze che hanno sicuramente fruttato un bel tesoretto ai rossoneri, unite a quelle di Chukwueze e Okafor, ma che richiedevano anche sostituti all’altezza.
A Milanello sono però arrivati giocatori dalle belle speranze, come Jashari, Ricci, De Winter o Estupinan, ma ancora tutti da scoprire. Sicuramente l’esperienza del pallone d’oro Luka Modric potrà essere di grande aiuto, ma la sua tenuta fisica è sicuramente un’incognita. Gli arrivi nelle ultime ore di mercato di Christopher Nkunku dal Chelsea e di Adrien Rabiot dal Marsiglia sono indubbiamente ottimi colpi: le doti dell’ala non sono in dubbio, ma la sua collocazione tattica nello scacchiere di Allegri resta un mistero.
Diverso il discorso per la mezz’ala francese, che ha già lavorato con Allegri alla Juventus e conosce i suoi dettami tattici: il suo arrivo darà grande esperienza e dinamismo al centrocampo rossonero.
La certezza, in casa rossonera, era una: al mister serviva più di tutto un grande attaccante e un difensore di assoluto livello internazionale. Il profilo più gradito all’allenatore livornese per l’attacco rispondeva al nome di Dusan Vlahovic. Tuttavia, il suo mancato arrivo – unito alle trattative prima chiuse e poi clamorosamente sfumate con Boniface e Harder – ha lasciato Allegri a bocca asciutta, con il solo Giménez come riferimento centrale.
Per quanto riguarda la difesa, non è arrivato alcun profilo in grado di rafforzare realmente il reparto a disposizione di Allegri. Nonostante l’approdo di Odogu a Milanello, il giovane rappresenta più un investimento in prospettiva che una garanzia di affidabilità nell’immediato. Voto: 5.5.