
Paura Gattuso, scatta la sospensione: richiesta ufficiale - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Non comincia bene l’avventura di Gattuso sulla panchina della Nazionale Italiana, che oltre a dover ritrovare lucidità e competitività, si ritrova ora in una bufera. La richiesta di sospensione è ufficiale.
Per Gennaro Gattuso, la nuova avventura sulla panchina della Nazionale italiana è iniziata con grande entusiasmo, ma la strada che porta al Mondiale 2026 si sta rivelando subito piena di insidie. Subentrato a un Luciano Spalletti mai realmente convincente in azzurro, il tecnico calabrese ha raccolto una squadra in difficoltà, reduce da prestazioni poco brillanti e da uno spogliatoio da ricostruire, sia sul piano tecnico che psicologico. L’obiettivo minimo è tornare a giocare una Coppa del Mondo, evento che manca da troppo tempo nel calendario della Nazionale. Le esclusioni da Russia 2018 e Qatar 2022 pesano come macigni sulla storia recente del calcio italiano, e ora l’incubo della terza eliminazione consecutiva è tutt’altro che campato in aria. I prossimi mesi saranno decisivi, con un girone di qualificazione ostico e con poche certezze all’orizzonte.
Gattuso sta cercando di costruire un gruppo solido e compatto, con una miscela di esperienza e giovani di prospettiva. Le convocazioni recenti dimostrano la volontà di puntare anche su volti nuovi, ma il margine di errore è ridottissimo. La programmazione delle amichevoli e dei match ufficiali è stata tracciata con attenzione, e l’8 settembre è cerchiato in rosso: sarà la prima delle due sfide contro Israele, da cui passerà buona parte delle speranze mondiali degli Azzurri. Ma proprio quella doppia sfida, in programma anche il 15 ottobre, rischia ora di saltare del tutto. E non per motivi sportivi.
L’Aiac scrive a Gravina: “Sospendete Israele dalle competizioni internazionali”
La partita Italia–Israele rischia di non giocarsi. E non per una questione di calendario o di stadio. L’Associazione Italiana Allenatori di Calcio (Aiac), guidata da Renzo Ulivieri, ha infatti inoltrato una lettera ufficiale al presidente della FIGC, Gabriele Gravina, chiedendo che venga posta al centro del dibattito federale la richiesta di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali, da inoltrare a Uefa e Fifa. Una presa di posizione netta, che arriva a circa un mese dalla sfida in programma tra la Nazionale italiana e quella israeliana. Nella lettera, l’Aiac parla di “un’azione non solo simbolica, una scelta necessaria, che risponde a un imperativo morale”, chiedendo alla federazione italiana di non restare indifferente di fronte alla crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza, che coinvolge anche sportivi, dirigenti e atleti palestinesi.

Non è più tempo di moral suasion nei confronti del governo israeliano – si legge nel documento – Il dolore del passato non può oscurare coscienza e umanità alcuna, ribadisce la nota, che non manca di ricordare anche l’importanza della memoria e del rifiuto di qualsiasi antisemitismo, ma pone l’accento sulla sproporzione delle reazioni militari e sulle conseguenze devastanti per la popolazione civile. I vicepresidenti Camolese, Vossi e Perondi hanno espresso una posizione condivisa e netta: “L’indifferenza non è ammissibile, troppi morti senza colpa, non si può solo pensare a giocare, voltando la testa dall’altra parte”. La FIGC, per ora, prende tempo. Ma lo scenario è apertissimo. Se davvero si arriverà a una sospensione, Gattuso e la sua Italia dovranno fare i conti con una variabile inedita e pesante nel percorso verso il Mondiale. E l’obiettivo, già complesso, potrebbe diventare ancora più difficile da raggiungere.