
Sinner, annuncio pazzesco: nessuno se l'aspettava - Futsalnews24.com (Screen Youtube)
Il tennis mondiale ha cambiato pelle, e lo ha fatto senza troppi preavvisi. Dopo oltre un decennio dominato in lungo e in largo dai leggendari Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic, oggi il circuito guarda a una generazione.
Al centro di questa rivoluzione c’è Jannik Sinner, il numero uno del ranking ATP, simbolo di un’Italia tennistica rinata e ormai protagonista a tutti i livelli. L’altoatesino ha ereditato un ruolo pesantissimo, ma lo ha fatto con disarmante naturalezza. Il suo tennis, fatto di geometrie pulite, potenza controllata e una freddezza tattica che ricorda i grandi del passato, lo ha trasformato in poco tempo in un punto di riferimento globale. In un’epoca in cui il tennis è diventato più fisico, più rapido e più esigente, Sinner ha saputo adattarsi e distinguersi. Anche nelle sconfitte, come quella recentissima nella finale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz, l’azzurro ha lasciato il segno.
Cinque set, cinque ore e mezza di gioco, tre match point non trasformati e un epilogo amarissimo. Ma la prestazione resta: Sinner ha dimostrato ancora una volta di essere al livello assoluto del circuito, forse l’unico capace di reggere l’urto di Alcaraz, oggi il suo unico vero rivale. Non è un caso che molti, tra ex campioni e osservatori internazionali, lo indichino come l’uomo destinato a dominare il tennis dei prossimi anni.
Wilander incorona Sinner: “Il migliore”
Tra gli ammiratori più entusiasti di Jannik Sinner c’è anche Mats Wilander, ex numero uno al mondo e vincitore di sette titoli Slam. In una recente intervista rilasciata a Tennis365, lo svedese ha speso parole di altissimo livello per l’azzurro, indicandolo addirittura come il miglior interprete di sempre in un elemento tecnico ben preciso. Ho visto giocatori colpire la palla più forte di Jannik, ma nessuno la colpiva così forte e così presto – ha dichiarato Wilander. L’ex tennista ha poi proseguito nella disamina: “È molto più difficile colpire la palla con la stessa forza e costanza quando lo si fa così presto. Abbiamo visto molti giocatori stare tre metri dietro la linea di fondo sulla terra battuta e colpire forte perché hanno il tempo di allineare la palla e creare velocità. Sinner non gioca così. Sta sulla linea di fondo, colpisce la palla molto forte, e non ho mai visto nessuno, in tutta la mia carriera tennistica, combinare così bene queste due cose”.

Ma Wilander è andato oltre, soffermandosi anche sulla finale contro Alcaraz: “Mi sembra che questo sia un altro livello. Non significa che siano migliori di Federer, Nadal o Djokovic al loro meglio. Forse commettono più errori, ma il gioco è più veloce. Ed è per questo che è difficile confrontare le epoche. Mi piace però che Novak stia ancora lì, a cercare di mettersi alla prova contro questi ragazzi”. In un panorama in continua evoluzione, le parole di Wilander certificano un dato ormai assodato: Sinner è già nella storia. E il futuro, a giudicare dal presente, gli appartiene.