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Spalletti non sente ragioni, centrocampo rivoluzionato: non lo vuole più

Luciano SpallettiSpalletti non sente ragioni, centrocampo rivoluzionato: non lo vuole più - Futsalnews24.com (screen Youtube)

Luciano Spalletti è chiamato a risolvere parecchie grane in casa Juve. Dopo la tegola Vlahovic, ora si dovrà preoccupare di rivoluzionare il centrocampo.

La Juventus si avvicina alla sessione di gennaio con un’urgenza che non può più essere ignorata. La tegola dell’infortunio di Dusan Vlahovic, che potrebbe costringere il centravanti a uno stop persino superiore ai quattro mesi, rappresenta un macigno pesante nel delicato momento in cui la squadra stava cercando una nuova identità sotto la guida di Luciano Spalletti. L’allenatore toscano, arrivato dopo l’esonero di Igor Tudor, aveva iniziato a ricomporre un quadro tattico che, pur non essendo ancora fluido, stava offrendo segnali incoraggianti.

Ora, però, il lavoro va rifatto in fretta, perché l’attacco non è l’unico reparto da sistemare. Il nodo centrale resta infatti il centrocampo, diventato la priorità assoluta per l’AD Damien Comolli, che dovrà intervenire con strategia e rapidità. Gli obiettivi seguiti sono numerosi e tutti legati a profili ben precisi: giocatori dinamici, tecnici ma anche capaci di garantire presenza fisica e intelligenza nelle due fasi. Uno dei nomi è quello di Adrián Bernabé del Parma, uno dei talenti più interessanti del campionato per freschezza, intensità e visione di gioco. Piace a Spalletti e rappresenterebbe un innesto capace di dare immediatezza alla costruzione dal basso.

Un altro profilo seguito con grande attenzione è quello di Stanislav Lobotka, regista del Napoli, punto fermo nelle idee del nuovo tecnico ma obiettivo che richiede un investimento importante. Spalletti lo conosce bene, lo stima e sa che potrebbe incidere da subito, ma la trattativa è tutt’altro che semplice, sia per costi che per tempistiche. In questo contesto, nelle ultime ore è circolato un nome sorprendente, che ha acceso il dibattito: quello di Arthur, centrocampista brasiliano di proprietà della Juventus, oggi in prestito al Gremio. Dopo anni di problemi fisici, scelte tecniche e prestiti, l’ipotesi di un suo ritorno sembrava affascinante per alcuni tifosi e totalmente impraticabile per altri. Una suggestione di mercato che ha preso corpo, salvo poi sgonfiarsi rapidamente alla luce delle dichiarazioni arrivate dal suo agente.

Arthur, niente ritorno: Pastorello chiude la porta e traccia il futuro del brasiliano

Se qualcuno immaginava il ritorno di Arthur per risolvere temporaneamente le lacune del centrocampo bianconero, dovrà rivedere i propri piani. Il centrocampista brasiliano, protagonista di un ottimo avvio di stagione con il Gremio, non rientra nella lista dei possibili rinforzi. A chiarire definitivamente la situazione è stato il suo agente, Federico Pastorello, che ha parlato in maniera diretta e inequivocabile del presente e del futuro del suo assistito. Queste le sue parole, rilasciate a TMW: “Prima di andare in Brasile avevamo valutato l’opportunità di restare in bianconero, però c’era un altro allenatore. Adesso credo che Spalletti cerchi un giocatore con caratteristiche più fisiche, più d’impatto. Non so se Arthur possa esser quel tipo di giocatore”.

Arthur

Arthur, niente ritorno: Pastorello chiude la porta e traccia il futuro del brasiliano – Futsalnews24.com (screen Youtube)

Il procuratore ha poi aggiunto: “E poi lui sta facendo straordinariamente bene nel Gremio, speriamo che Ancelotti lo richiami in nazionale perché sta davvero giocando ad altissimi livelli in Brasile. Il giocatore è ancora di proprietà della Juventus, ma l’obiettivo è di completare questo prestito valido fino al prossimo giugno. Non vedo grosse sorprese, lui è molto contento della scelta che ha fatto anche perché ha bisogno di continuità”. Il quadro è dunque molto chiaro e senza possibili interpretazioni: Arthur non tornerà a Torino a gennaio, né c’è alcuna apertura a un rientro anticipato. Spalletti, che sta disegnando una Juventus più fisica e verticale, non ritiene il brasiliano adatto al nuovo progetto tecnico. E Arthur, dal canto suo, ha ritrovato centralità, motivazioni e continuità in Brasile: sarebbe controproducente interrompere questo processo.

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