
Stangata Juve, irregolarità formale: sanzione ufficiale - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Non si può definire certo il periodo più roseo per la Juventus e per John Elkann, perché la stangata extra campo si è fatta sentire con decisione: la sanzione è ufficiale.
A poco più di dieci giorni dall’inizio del campionato, il clima in casa Juventus non è dei più sereni. Sul campo, Igor Tudor continua a lavorare con grande intensità, ma fuori dal campo il club bianconero si ritrova immerso in una situazione intricata, tanto sul fronte mercato quanto su quello giudiziario. Il calciomercato, infatti, sembra vivere una fase di stallo: ci sono diversi giocatori con la valigia pronta, ma anche nomi importanti in attesa di una chiamata da Torino. Tuttavia, nessuno si muove.
Le difficoltà economiche non sono più un mistero. Nonostante gli sforzi del club per tagliare il monte ingaggi e ridurre gli sprechi, le possibilità di investimento restano limitate. In questo contesto già complicato, è tornato a far capolino lo spettro dei tribunali. A complicare ulteriormente le cose, torna a farsi sentire il rumore della giustizia. Non è la prima volta che accade: la Juventus, con il caso plusvalenze, si era già ritrovata in mezzo alla bufera tre anni fa, pagando un prezzo salato in termini di immagine, penalizzazioni e turbolenze interne. E stavolta il cuore della questione sono proprio i bilanci societari.
Consob-Deloitte, Elkan si rivolge alla Corte d”Appello
La Consob ha infatti inflitto una sanzione ufficiale da 30.000 euro alla Deloitte, la società che ha curato la revisione dei conti della Juventus relativi all’esercizio chiuso il 30 giugno 2022. La contestazione riguarda una presunta violazione del Principio di Revisione Internazionale ISA, nello specifico la formazione del giudizio e la relazione sul bilancio. Secondo l’accusa, la Deloitte non avrebbe verificato in maniera adeguata alcuni parametri finanziari, considerati centrali per attestare la veridicità e l’affidabilità del documento. Nel mirino ci sono, ancora una volta, le modalità di contabilizzazione che coinvolgerebbero anche le cessioni dei calciatori: permute e operazioni separate che avrebbero dovuto essere trattate in modo del tutto differente.

Il tutto, mentre sulla questione continua a indagare anche la Procura di Roma, sebbene in un filone non direttamente legato né alle plusvalenze né alle manovre stipendi. A seguito della sanzione, la Deloitte ha scelto di non restare ferma e ha annunciato formalmente di muoversi per il ricorso alla Corte d’Appello in data 30 luglio. Una mossa che conferma quanto il caso sia tutt’altro che chiuso. Per John Elkann, azionista di riferimento del club, si apre dunque un’altra partita delicata. E intanto la stagione incombe, con la Juventus chiamata a farsi trovare pronta non solo sul rettangolo di gioco, ma anche nei conti.