Tragedia nel calcio: due morti e partita annullata - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Il Sud America si sta trasformando, in queste settimane, nel palcoscenico più oscuro del calcio mondiale. Non più solo passione e talento, ma violenza, morte e un senso di vulnerabilità che travolge tutto. La scia tragica era cominciata in Perù, quando il giovane Helar Gonzáles Altamirano, appena 21 anni, si è accasciato al suolo dopo un impatto spaventoso con il portiere avversario. È morto per la rottura di un’arteria cranica. Poi è toccato a Ezequiel Neira, in Copa Libertadores: uno scontro aereo violentissimo con Mastriani, attaccante del Botafogo, lo ha lasciato svenuto in campo per interminabili minuti. Le immagini hanno fatto il giro del continente. “Sto bene, grazie a Dio”, scriverà poi dal letto dell’ospedale, ma la paura è stata reale e profonda.
Una linea sottile separa l’adrenalina dallo shock e in questo momento sembra spezzarsi con disarmante frequenza. In mezzo a questo clima tesissimo, la Libertadores – simbolo del calcio sudamericano – torna sotto accusa. Stavolta non per uno scontro in campo, ma per qualcosa di ancora più grave. Due giovani tifosi hanno perso la vita nel tentativo di entrare allo stadio: è successo poco prima del fischio d’inizio, in un contesto surreale in cui la folla, la disorganizzazione e forse anche l’eccesso di forza hanno fatto il resto.
La Copa Libertadores si macchia ancora di sangue e paura. Una notte che doveva essere di sport e passione si è trasformata in un incubo nella capitale cilena, dove allo stadio Monumental David Arellano di Santiago, due giovani tifosi del Colo Colo hanno perso la vita. Tutto è iniziato prima della sfida contro i brasiliani del Fortaleza, quando decine di persone hanno cercato di forzare i cancelli per entrare senza biglietto. Ne è seguita una calca tragica, con il crollo delle recinzioni e l’intervento della polizia cilena. Nel caos, una ragazza di 18 anni e un ragazzo di 13 sono rimasti schiacciati dalla folla: uno è morto sul colpo, l’altro poco dopo in ospedale.
La notizia dei decessi ha generato rabbia e disperazione sugli spalti. Gli ultras del Colo Colo hanno invaso il campo all’85°, costringendo il direttore di gara, l’uruguaiano Christian Tejera, a sospendere e poi annullare l’incontro. La Procura cilena, con il procuratore Francisco Mores, ha aperto un’indagine. Si valuta anche l’eventuale responsabilità di un mezzo della polizia nel caos, mentre la CONMEBOL ha espresso “profondo rammarico” per l’accaduto. Il calcio sudamericano, ancora una volta, si ritrova a fare i conti con l’irreparabile.
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