
Tudor ha deciso, non può più stare alla Juve: cessione inevitabile - Futsalnews24.com (Screen Youtube)
L’avvicendarsi del campionato e, soprattutto, del gong finale di questa sessione estiva di calciomercato, ha portato Tudor a una decisione drastica. Per fare mercato bisogna cedere e non c’è più tempo da perdere.
La Juventus si muove in una fase delicatissima del mercato. Con quasi 100 milioni già spesi, in gran parte per riscatti che non hanno ancora convinto né tifosi né allenatore, i bianconeri devono ora chiudere il cerchio con cessioni mirate e rapide. Il direttore generale Damien Comolli, subentrato all’era Giuntoli, si trova a dover gestire un’eredità complessa soprattutto sul piano economico, tra monte ingaggi da limare e budget da riequilibrare in vista della lunga stagione che attende la squadra di Igor Tudor. In entrata, l’operazione più calda è quella che riguarda Randal Kolo Muani, rientrato al PSG dopo mezza stagione in prestito e seguito con insistenza dalla Juve.
L’attaccante francese è la priorità assoluta per completare l’attacco, ma la trattativa con i parigini si trascina da oltre due mesi senza che si sia ancora trovato un punto di incontro definitivo. I francesi non vogliono svendere il cartellino, la Juve non intende esporsi oltre una certa soglia. Nel frattempo, serve alleggerire la rosa. Non ci sono solo i nomi di Nico Gonzalez e Douglas Luiz in uscita, entrambi finiti nel mirino di club inglesi e spagnoli. C’è anche chi, pur senza far rumore, rappresenta un problema da risolvere in tempi brevi, oltre ovviamente alla ormai nota situazione Valhovic. Un profilo silenzioso, ma ormai ai margini da mesi, tra infortuni e scelte tecniche.
Milik fuori dal progetto Juve: il Betis propone un prestito
Tra i profili messi in uscita dalla Juventus c’è anche Arkadiusz Milik, sempre più lontano dal progetto tecnico bianconero. Di lui, ormai, resta solo un’ombra che vaga tra la palestra e l’infermeria della Continassa. Dopo una stagione interamente saltata a causa di ripetuti infortuni – prima al ginocchio, poi al polpaccio – il polacco non è stato nemmeno convocato da Tudor per il ritiro in Germania. L’ultimo incidente, un taglio profondo alla tibia durante un esercizio in sala pesi, ha solo confermato quanto fragile sia oggi la sua affidabilità fisica.

La Juventus ha già comunicato la volontà di cederlo, ma non è semplice trovare acquirenti disposti a investire su un attaccante fermo da un anno e con un ingaggio importante. Tuttavia, nelle ultime ore si è affacciato un timido spiraglio dalla Liga. Il Real Betis, infatti, ha effettuato un sondaggio e si è detto disponibile a prenderlo in prestito secco. Una soluzione che la Juve valuta con attenzione, soprattutto perché permetterebbe di alleggerire il bilancio liberandosi dello stipendio da 1,7 milioni di euro netti percepiti dal giocatore. Per il club bianconero, l’addio di Milik rappresenterebbe un passo importante nella strategia di snellimento dell’organico, sia in termini numerici che economici. Il polacco, arrivato con aspettative ben diverse dopo l’esperienza a Napoli e Marsiglia, non rientra più nei piani e difficilmente tornerà utile in un attacco dove le gerarchie sono già ben delineate.