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Ultim’ora Sinner, c’è una cosa non vera: tennis sconvolto

Per Jannik Sinner spunta una possibile bugia sulla vicenda che riguarda la sua squalifica: il mondo del tennis fatica a capacitarsene

La verità sul caso Sinner sembra ormai essere stata appurata. Il patteggiamento di tre mesi con la Wada è servito almeno a mettere un punto a tutte le speculazioni sulla buona fede del tennista italiano.

Anche l’agenzia mondiale antidoping ha detto in maniera chiara e incontestabile che quanto accaduto a Sinner non è niente a che vedere con il doping. Punto e a capo per una vicenda che dovrebbe essersi chiusa con i tre mesi di sospensione e che, si spera, possa essere definitivamente archiviata una volta che il 23enne altoatesino tornerà in campo a Roma.

Si ripartirà da lì e dal numero 1 al mondo che Zverev e Alcaraz hanno dimostrato di non volere e, risultati alla mano, di non meritare. Proprio nel momento in cui avrebbero dovuto dare di più, hanno finito per raccogliere di meno e non approfittare dello stop forzato del rivale. Un rivale che per un altro mese circa non potrà allenarsi in maniera ufficiale e che soltanto ad aprile potrà riprendere una normale preparazione in vista poi del ritorno all’attività. Intanto emerge un ulteriore retroscena sulla vicenda ed in particolare sul procedimento che ha riguardato Sinner.

Sinner, Puppo: “L’audizione non c’è stata prima di Cincinnati”

Il telecronista di Eurosport Dario Puppo, parlando a Oasport, si è soffermato su un aspetto particolare della vicenda che riguarda l’audizione fiume che Sinner avrebbe tenuto prima della finale di Cincinnati.

Sinner, Puppo: “L’audizione non c’è stata prima di Cincinnati” (Screen Youtube) – Futsalnews24.com

Puppo afferma: “Furlan dice che la lunghissima audizione di Sinner c’è stata nella notte e poi lui ha vinto il torneo. Io non sono sicuro che sia stata proprio in quel torneo: l’audizione viene fatta a Cincinnati e dopo due giorni c’è la sentenza? È tutto troppo rapido: credo che sia avvenuta prima, magari anche prima delle Olimpiadi“. Il telecronista avanza quindi dei dubbi riguardo alla tempistica dell’audizione e ne spiega il motivo: “L’audizione del Tas ci sarebbe stata a metà aprile e si dice che la sentenza non sarebbe uscita subito: allora mi sembra troppo ravvicinato che l’audizione c’è stata a Cincinnati e la sentenza Itia sia uscita subito“.

Infine un’osservazione su ciò che si dice fuori Italia riguardo a Sinner: “All’estero dicono che Sinner sia stato favorito, forse non ce ne rendiamo conto“. Una considerazione condivisibile per un caso che ormai tutti speriamo possa essere messo in archivio.

Bruno De Santis

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