
Vlahovic lancia il segnale, Allegri raccoglie: tutto deciso! - Futsalnews24.com (screen Youtube)
A Torino, ogni giornata di mercato inizia e finisce con lo stesso interrogativo: quale sarà il futuro di Dusan Vlahovic?
Il centravanti serbo, classe 2000, è tornato ad essere il centro del dibattito bianconero, non tanto per i gol quanto per le sue scelte fuori dal campo. L’ex Fiorentina sembra corteggiato da mezza Europa, ma il suo atteggiamento sta iniziando a generare più di una perplessità all’interno dell’ambiente juventino. Con un contratto in scadenza nel giugno 2026 e un ingaggio da top player, Vlahovic rappresenta al contempo un patrimonio tecnico e un vincolo gestionale. Il club bianconero, che sta ridefinendo la propria struttura economica e sportiva sotto la direzione di Damien Comolli, ha bisogno di liberare spazio salariale per dare slancio alle operazioni in entrata.
Ma il numero nove non sembra intenzionato a facilitare l’uscita. Negli spogliatoi della Continassa inizia a farsi largo l’idea che Vlahovic voglia arrivare volontariamente a scadenza, nella speranza di strappare un contratto ancora più vantaggioso da svincolato. A conferma di questo atteggiamento, l’ennesimo no arrivato da Dusan Vlahovic alla proposta faraonica dell’Al-Ahli: tre anni di contratto, 60 milioni complessivi. Una cifra impressionante, rifiutata senza esitazioni. E ora la Juventus si trova con un attaccante difficile da piazzare, ma impossibile da gestire in panchina o, peggio, in tribuna.
Vlahovic fa i capricci, aspetta un cenno dal Milan
Il motivo di questo ennesimo rifiuto sembra chiaro: Dusan Vlahovic non vuole lasciare il calcio europeo. Nessuna suggestione esotica, nessun compromesso. L’attaccante serbo vuole restare al centro della scena che conta, a costo di rinunciare a guadagni stellari. In questa logica, la Saudi Pro League non rappresenta un’opzione valida, nemmeno a fronte di un contratto da 20 milioni a stagione. Dietro questa ostinazione potrebbe celarsi qualcosa di più concreto. Nelle ultime settimane, infatti, si è parlato con insistenza dell’interesse del Milan. Il nuovo direttore sportivo rossonero, Igli Tare, starebbe valutando l’ipotesi di un grande colpo in attacco, e Vlahovic rappresenterebbe una soluzione ideale. Massimiliano Allegri, appena tornato sulla panchina milanista, ha sempre stimato il serbo e ne avrebbe caldeggiato l’ingaggio.

Ma il nodo resta l’ingaggio: per poter avviare una trattativa, il serbo dovrebbe accettare un importante ridimensionamento dell’attuale stipendio. Una condizione che al momento sembra difficilmente percorribile, salvo interventi strutturali sui bonus o un allungamento contrattuale che possa ammortizzare l’investimento. In alternativa, la Juventus rischia di ritrovarsi con un caso gestionale di non poco conto. Se Dusan Vlahovic dovesse rifiutare anche le prossime offerte europee, l’ipotesi di una stagione da separato in casa non sarebbe più da escludere. E in quel caso, il danno tecnico ed economico per la società sarebbe evidente. Sta a Damien Comolli e Igor Tudor trovare una soluzione condivisa, ma il tempo stringe e i margini si assottigliano.